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Federprivacy

Federprivacy è la principale associazione di riferimento in Italia dei professionisti della privacy e della protezione dei dati, iscritta presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MISE) ai sensi della Legge 4/2013. Email: [email protected] 

Il floppy disk, estratto dalla videocamera del centro commerciale, può essere usato come prova per “incastrare” il ladro di biciclette, anche se i dati non sono stati acquisiti con la procedura prevista dal Codice di rito penale. L'estrazione dei dati dal supporto informatico non è, infatti, un accertamento tecnico irripetibile. La Corte di cassazione, con la sentenza 13779, considera inammissibile il ricorso contro la sentenza di condanna, adottata con rito abbreviato, per furto pluriaggravato di una bicicletta, sottratta rompendo la catena.

A seguito dell'introduzione del Gdpr e del Dlgs 101/2018, lo schema della certificazione di Privacy Officer rilasciata da TÜV Italia è stato aggiornato al punto 4.2.2 con la previsione della richiesta al candidato di "dimostrare di aver frequentato, nel biennio antecedente la richiesta di certificazione, un corso di specializzazione con attestazione finale, della durata minima di 48 ore". Questa nuova specifica, assicura quindi che si possano iscrivere all'esame di certificazione solo professionisti che abbiamo curato il loro aggiornamento professionale in linea con le più recenti evoluzioni normative.

Giovedì, 07 Maggio 2020 07:55

Non si registra la temperatura dei clienti

Da quando l'emergenza sanitaria legata al Covid-19 è scoppiata sono stati tantissimi gli interventi del legislatore che si sono susseguiti a una rapidità mai vista prima, e molti di questi hanno avuto ad oggetto o comunque hanno riguardato il diritto alla riservatezza dei cittadini. I provvedimenti sono talmente tanti che risulta ormai particolarmente difficile districarsi tra norme e provvedimenti con contenuti e forme sempre diversi.

Legittimo acquisire campioni biologici presso l'ospedale al fine di accertare la paternità naturale. La persona della quale si vuole accertare la paternità non può contrastare l'azione di chi sostiene di esserne figlio perché non sarebbero utilizzabili i propri dati sanitari senza a autorizzazione. A norma del Codice della Privacy, come spiega la Cassazione con la sentenza n. 8459 del 5 maggio 2020, è infatti possibile "a fini di giustizia" superare il divieto di accesso e utilizzo dei dati sensibili.

Il Garante della privacy Antonello Soro in questo particolare periodo dell’anno scolastico prende in esame il registro elettronico. E in una lettera alla ministra dell’istruzione Luciana Azzolina sottolinea l’importanza di questo strumento. "Il registro elettronico - fornito da soggetti gia' designati responsabili del trattamento - potrebbe rappresentare lo strumento elettivo mediante cui realizzare (almeno) una parte significativa dell'attività didattica, riducendo proporzionalmente il ricorso a piattaforme altre, che oltretutto non sempre si limitano all'erogazione di servizi funzionali all'attivita' formativa".

Il medico competente non comunica al datore di lavoro una specifica patologia del lavoratore. Neanche al tempo del Coronavirus, il datore di lavoro può rilevare la temperatura corporea di dipendenti, fornitori, clienti all'ingresso della propria sede, ma non può rendere nota l'identità di un lavoratore contagiato ai colleghi. Non spetta, poi, alla scuola comunicare alle famiglie degli alunni l'identità dei parenti di studenti risultati positivi al Covid-19. E gli enti locali non possono pubblicare i dati dei destinatari dei benefici economici.

Il datore di lavoro può rilevare la temperatura corporea di dipendenti, fornitori, clienti all’ingresso della propria sede? E può rendere nota l’identità di un lavoratore contagiato ai colleghi? La scuola può comunicare alle famiglie degli alunni l’identità dei parenti di studenti risultati positivi al Covid-19? Gli enti locali possono pubblicare i dati dei destinatari dei benefici economici? Le aziende sanitarie, le prefetture, i comuni possono diffondere, attraverso siti web o altri canali, i nominativi dei casi accertati di Covid-19 o dei soggetti sottoposti alla misura dell’isolamento?

Il secondo numero del 2020 del magazine Privacy News dedica la copertina di questa nuova edizione agli impatti privacy nel contesto della pandemia del Covid-19, e contiene un’ampia rassegna di articoli che trattano le principali criticità che sono emerse durante l’emergenza sanitaria. Proseguendo nelle proprie attività che promuovono il rispetto delle direttive governative che in questo periodo impongono lo smart-working a milioni di professionisti, Federprivacy ha spedito gratuitamente la rivista non solo ai propri associati, ma anche a tutti coloro che ne hanno fatto richiesta tramite l'apposito form online, fino ad esaurimento delle copie disponibili. Adesso è possibile anche leggere il magazine nella versione sfogliabile online per gli associati nell'area riservata e per coloro che partecipano al sondaggio sulla privacy in azienda con il Covid-19.

I magistrati non sono di per sé "personaggi pubblici", solo perché svolgono una funzione indiscutibilmente di pubblico rilievo. Per cui la pubblicazione della loro immagine è legittima solo col consenso dell'interessato e solo entro i limiti per cui è stato prestato. Anche se ciò non esclude a priori che un giudice possa comunque assurgere a persona pubblica se ricorrono alcune circostanze o caratteristiche. Questo il chiarimento contenuto nella sentenza della Corte di cassazione penale n. 13197 depositata il 29 aprile 2020.

La Circolare 4-2020 contenente il kit per la gestione dei dati in azienda durante la fase 2 dell’emergenza Covid-19, corredato da modelli e formule utili per assicurare la tutela della riservatezza dei dipendenti, ha registrato in pochi giorni oltre 5.000 download. Proseguono così le attività di Federprivacy a supporto di professionisti e imprese che hanno il compito di gestire correttamente i dati personali durante il periodo d’emergenza sanitaria da Coronavirus in conformità al DPCM del 26 aprile 2020 e al Protocollo condiviso di regolamentazione negli ambienti di lavoro integrato lo scorso 24 aprile. 

Il presidente di Federprivacy al TG1 Rai

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