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Federprivacy

Federprivacy è la principale associazione di riferimento in Italia dei professionisti della privacy e della protezione dei dati, iscritta presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MISE) ai sensi della Legge 4/2013. Email: [email protected] 

Durante la pausa estiva può essere molto più comodo leggere un libro in formato digitale dal proprio tablet o da altro dispositivo elettronico, e per questo i soci che ad agosto pagano la quota associativa aderendo all’offerta del mese ricevono in omaggio anche il digital book “Risposte Privacy”. Sempre nella medesima offerta, sono inoltre inclusi il libro “Il Codice Privacy in Italia dopo il Dls 101/2018” e la miniguida “Primi Passi Privacy.

E' il Prof. Pasquale Stanzione il nuovo Presidente dell'Autorità per la protezione dei dati personali. Vice Presidente è invece la Prof.ssa Ginevra Cerrina Feroni. Entrambi eletti all'unanimità dai quattro componenti del nuovo Collegio, di cui fanno parte anche l'Avv. Guido Scorza e il Dott. Agostino Ghiglia.

Martedì, 28 Luglio 2020 14:20

In cosa consiste lo 'spoofing'?

Lo "Spoof" era un gioco d’inganni e di misteri. Nell’era di Internet lo spoofing si riferisce alla pratica di falsificare dati e protocolli con l’intento di apparire un’altra persona o per accedere a luoghi altrimenti vietati.

Istituito il fondo permanente “Formazione e Aggiornamento Professionale Esperti Privacy”, grazie al quale gli iscritti a Federprivacy potranno fruire dell’erogazione di voucher formativi validi per la partecipazione gratuita o sgravi sui corsi di formazione organizzati o patrocinati dall’associazione. Bernardi: “A causa del Covid-19 quest’anno niente Privacy Day Forum e destinazione delle risorse economiche a sostegno della formazione per un ritorno immediato a beneficio dei professionisti”. Ammontano a 500 i voucher già messi a disposizione e validi per tutti gli eventi formativi in agenda per un valore di oltre 50mila euro.

Gli enti locali devono valutare con particolare attenzione se, in base alla normativa, possono rendere pubblici i dati personali, spesso anche particolarmente riservati, contenuti in delibere e in altri documenti. Lo ha ribadito il Garante per privacy in alcuni provvedimenti sanzionatori adottati il 2 luglio 2020 nei confronti di una Regione, di due Comuni e di un’Unione di Comuni.

Una asl e un policlinico sono stati ammoniti dal Garante privacy per due limitate violazioni di sicurezza (data breach) che avevano causato un illecito trattamento di dati sanitari. Gli episodi erano stati portati all’attenzione dell’Autorità dalle stesse strutture che, come prescritto dal Regolamento Ue, avevano regolarmente notificato al Garante la violazione di dati personali che si era verificata a danno di alcuni loro pazienti.

Parere favorevole dell’Autorità privacy del 9 luglio 2020 allo schema di decreto che definisce le modalità e i termini per l’erogazione del c.d. “buono mobilità” per l’anno 2020 e la disciplina del “buono rottamazione”, previsti dal relativo Programma sperimentale allo scopo di ridurre le emissioni inquinanti e in risposta ai cambiamenti climatici. Il buono mobilità è destinato ai maggiorenni residenti nei capoluoghi di Regione, nelle Città metropolitane, nei capoluoghi di Provincia e nei Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti.

Non tutto si può pubblicare. Nemmeno da parte della pubblica amministrazione. E il parere del Responsabile della protezione dei dati (Dpo) non basta. Così una regione non può pubblicare sul proprio sito un documento riguardante l'esecuzione di una sentenza civile relativa a un debito maturato dall'ente (provvedimento del Garante n. 120 del 2 luglio 2020). Un comune e una unione comunale non possono pubblicare sui rispettivi siti web, nella sezione amministrazione trasparente o nell'albo online, atti amministrativi contenenti dati personali relativi a condanne penali e a reati (newsletter del Garante n. 467 del 27 luglio 2020).

L' Autorità australiana per la tutela della concorrenza e dei consumatori (Accc) ha annunciato oggi di aver avviato un procedimento legale contro Google con l’accusa di aver ingannato gli utenti per ottenere il loro regolare consenso all'uso di dati personali per veicolare pubblicità mirate.

Spese sanitarie, i dati dei pagamenti con carta nel tracciato della tessera sanitaria. Il ministero dell'economia ha aggiornato le regole per la comunicazione al sistema tessera sanitaria dei dati legati al pagamento delle spese mediche con metodo tracciato per ottenere le detrazioni nel 2021. Né dà notizia il garante per la privacy, Antonello Soro, dando il via libera allo schema di provvedimento.

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