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Federprivacy

Federprivacy è la principale associazione di riferimento in Italia dei professionisti della privacy e della protezione dei dati, iscritta presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MISE) ai sensi della Legge 4/2013. Email: [email protected] 

Niente proroga per gli obblighi informativi ai lavoratori introdotti dal decreto legislativo 104/2022 che, come previsto, entreranno in vigore sabato 13 agosto. Di contro, la disciplina di dettaglio dei nuovi adempimenti potrà essere comunicata attraverso il rinvio al contratto collettivo applicato o ad altri documenti aziendali solo qualora gli stessi vengano contestualmente consegnati al lavoratore, ovvero messi a disposizione secondo prassi aziendale. È questo, in sintesi, il contenuto della circolare 4/2022 pubblicata dall’Ispettorato nazionale del lavoro, d’intesa con l’ufficio legislativo del ministero del Lavoro.

Oblio speciale per i prosciolti e archiviati. Su richiesta, il Giudice potrà imporre la deindicizzazione e, quindi, l'anonimato in rete. Così lo schema di d.lgs di riforma della giustizia penale, approvato il 4/8/2022, in via preliminare, dal consiglio dei ministri, che darà attuazione alla legge n. 134/2021. Lo schema messo a punto dai tecnici del ministro della giustizia si occupa del diritto all'oblio degli imputati e delle persone sottoposte ad indagini, proponendo di inserire una nuova disposizione tra quelle di attuazione del codice di procedura penale. La norma proposta presenta alcuni punti di attrito con l'articolo 17 del Gdpr. In effetti anche se la novella richiama il Gdpr, ci sono molti aspetti in cui le due disposizioni non sembrano perfettamente coordinate. Vediamo perché.

Meta, un ospedale e un’organizzazione non-profit sono state denunciate da alcuni utenti statunitensi per aver raccolto illegalmente dati sanitari, successivamente utilizzati per visualizzare inserzioni personalizzate su Facebook. Si tratta di un’enorme violazione della privacy attuata sfruttando il codice che l’azienda di Menlo Park offre agli sviluppatori per monitorare le attività dei visitatori sui siti web. La class action è stata presentata presso un tribunale della California.

Nel primo semestre del 2022 si sono registrati in Italia 1.572 tra attacchi, incidenti e violazioni della privacy, numero superiore a quelli accaduti nell'intero anno 2021, quando tali casi furono, complessivamente, 1.356. A rivelarlo sono i dati contenuti nel nuovo report stilato dall'Osservatorio Cybersecurity di Exprivia sulle minacce informatiche in base al quale nonostante la curva di crescita dell'intero semestre, tra aprile e giugno si è verificato un lieve calo del 5% circa dei casi (766) rispetto al primo trimestre dell'anno (quando erano stati 806), ma con un considerevole picco nel mese di maggio.

Gestire la spazzatura senza rispettare la privacy degli utenti può costare caro. Lo ha sperimentato una società che effettuava raccolta, trasporto e trattamento di rifiuti urbani per conto di un Comune, che ha ricevuto una sanzione di 200.000 euro da parte dell'Autorità Garante per la protezione dei dati personali.

Le scuole devono dare risposta alle richieste di accesso privacy entro un mese, altrimenti rischiano una sanzione pecuniaria. È una regola del Gdpr (regolamento Ue sulla privacy n. 2016/679), che il Garante ha applicato nel 2021 nei suoi provvedimenti per il settore istruzione. Ne dà conto lo stesso Garante nella Relazione dell'attività svolta nel 2021, presentata nei giorni scorsi. Di rilievo anche i provvedimenti relativi allo svolgimento da remoto di prove di esame. Vediamo, dunque, i principali interventi dell'autorità riferiti nella citata relazione.

Il contrasto alla corruzione non giustifica la divulgazione online dei dati contenuti nella dichiarazione di interessi privati dei direttori degli enti che ricevono fondi pubblici. Informazioni che contengono anche i nomi di familiari e amici che svolgono attività in possibile conflitto.

La questione affrontata dalla recente sentenza della Corte di Cassazione 28675/2022 attiene al corretto inquadramento sotto il profilo dell'ingiuria piuttosto che della diffamazione degli scritti offensivi in una chat Whatsapp. Nella vicenda il fatto consisteva nell'invio, da parte della imputata, di plurimi messaggi scritti e audio in una chat di whatsapp a cui partecipavano un suo contatto ed altre giovani ragazze, dal contenuto pesantemente offensivo nei confronti del contatto stesso. Messaggi scatenati dal fatto che quest'ultimo le aveva restituito, perché non in grado di accudirlo, un cucciolo di cane che l'imputata gli aveva regalato. 

I cyberladri di dati tributari innescano la miccia della richiesta di risarcimento del danno da parte delle vittime. Ma a pagare i danni non sono gli hacker o ricattatori informatici, che hanno enormi chance di rimanere nell'ombra. L'alea dell'indennizzo, infatti, incombe di fatto solo su chi detiene i dati nei propri computer e server, cioè imprese, pubbliche amministrazioni e professionisti attaccati dai cibercriminali e, quindi, per altro verso, vittime anch'esse della delinquenza elettronica. Senza contare che ogni data breach (violazione della sicurezza da cui deriva una violazione dei dati) apre le porte non solo alle richieste di indennizzo da parte degli interessati, ma anche alle sanzioni del Gdpr.

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Il presidente di Federprivacy a Rai Parlamento

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