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Diritto all'oblio della madre anonima non revocabile se è incapace al momento dell'interpello del figlio

Diritto all'oblio della madre anonima non revocabile se è incapace al momento dell'interpello del figlio

Resta anonima la madre biologica che, al momento dell'interpello del figlio a volerne conoscere l'identità, sia affetta da grave patologia psichica che non le consenta di esprimere una valida revoca della volontà di non essere nominata, dichiarata al momento del parto. La Corte di cassazione con la sentenza n. 7093/2022 ha rigettato definitivamente la pretesa del figlio a sapere chi fosse la propria madre, in quanto questa era in stato di grave decadimento psichico e dimostrava di non ricordare neanche più l'evento della nascita. I giudici hanno ritenuto che la donna non potesse validamente revocare una volontà espressa 40 anni addietro e mai intaccata da comportamenti che la smentissero.

Consiglio dei Ministri: via libera a fedine penali più complete condivise in tutta l'Ue

Consiglio dei Ministri: via libera a fedine penali più complete condivise in tutta l'Ue

Fedine penali più complete condivise in tutta l'Unione europea: saranno corredate dalle informazioni sulla cittadinanza dei condannati. È l'effetto del decreto legislativo di recepimento della direttiva Ue 2019/884 sullo scambio di informazioni sui cittadini di paesi terzi e sul sistema europeo di informazione sui casellari giudiziali (ECRIS), approvato, in via preliminare, dal consiglio dei ministri del 24 febbraio 2022. In ogni caso rimane fermo che, per ragioni di protezione dei dati, la circolazione delle informazioni sulle condanne è ammessa solo per ragioni di giustizia e di sicurezza pubblica.

L'avvocato interessato ha diritto di visionare i compensi dei membri del Consiglio Nazionale Forense

L'avvocato interessato ha diritto di visionare i compensi dei membri del Consiglio Nazionale Forense

Il contenzioso formato da procedimenti riguardanti l'annullamento dell'elezione di alcuni consiglieri supporta l'interesse dell'avvocato ad ottenere dal Cnf: i documenti relativi ai compensi percepiti, di qualsiasi natura, connessi all'assunzione della carica di componente del Consiglio Nazionale Forense; gli importi di viaggio di servizio e missioni pagati con fondi del Cnf o delle Fondazioni ad esso collegate; i dati relativi alla assunzione di altre cariche, all'interno del Cnf, delle Fondazioni ad esso collegate o presso altri enti pubblici o privati, ed i relativi compensi a qualsiasi titolo corrisposti dal Cnf.

Contratto di fornitura con protezione 'doc' dei dati personali

Contratto di fornitura con protezione 'doc' dei dati personali

La tutela del dato personale in azienda ha assunto negli ultimi anni, soprattutto con l’entrata in vigore del regolamento (Ue) 2016/679 (Gdpr), un’importanza sempre più cruciale nel rapporto tra azienda-cliente e fornitore/partner commerciale. Ciò rileva in particolar modo nella stesura del contratto/accordo in materia di protezione dei dati personali che dovrà essere redatto alla luce del contratto per la fornitura di beni e/o servizi da cui trae origine.

Diritto di accesso ai documenti e attività di audit presso il responsabile del trattamento

Diritto di accesso ai documenti e attività di audit presso il responsabile del trattamento

I responsabili del trattamento devono essere adeguatamente selezionati, per fornire sufficienti garanzie circa il loro operato. Le garanzie devono essere, per quanto possibile, oggetto di verifica, considerando anche i rapporti di forza tra Titolare e Responsabile. L’audit è uno degli strumenti possibili per avere tale evidenza. Inoltre, ai Responsabili possono essere richiesti, da parte del Titolare, documenti afferenti le attività di quest’ultimo. Alla regolamentazione di questi temi, all’interno dei documenti che disciplinano il rapporto tra Titolare e Responsabile è dedicato l’articolo.

Tar Lombardia: il confinante ha diritto di vedere gli atti relativi al progetto da realizzare

Tar Lombardia: il confinante ha diritto di vedere gli atti relativi al progetto da realizzare

Il titolare del terreno ha diritto di vedere il progetto che il confinante intende realizzare a pochi metri dal suo fondo. E deve poterlo conoscere per intero: il Comune, dunque, ha 30 giorni di tempo per mostrare tutta la pratica edilizia a chi ha chiesto l'accesso civico generalizzato; all'amministrazione locale, infatti, non basta esibire il titolo abilitativo concesso al vicino, laddove si limita a richiamare altri atti, ma deve tirare fuori anche le relazioni tecniche e le tavole grafiche: è escluso poi che si ponga un problema di privacy, nel senso di riservatezza anche commerciale, in quanto si tratta di un'opera priva di un'originale valenza sul piano architettonico e urbanistico. È quanto emerge dalla sentenza 136/22, pubblicata il 14 febbraio 2022 dal Tar Lombardia.

Privacy Day Forum 2024, il trailer della giornata

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