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Introduzione al prossimo avvio del whistleblowing formato europeo e riflessioni sul nuovo canale orale per le segnalazioni

Introduzione al prossimo avvio del whistleblowing formato europeo e riflessioni sul nuovo canale orale per le segnalazioni

La tematica del whistleblowing sta rientrando nell’agenda delle organizzazioni pubbliche e private, delle società di consulenza e servizi e, last but not least, degli Responsabili della Protezione dei Dati (DPO) e di tutti gli altri soggetti che a diverso titolo si occupano di privacy, attesa la imminente entrata in vigore del decreto legislativo di recepimento della direttiva UE 2019/1937 “riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione”.

Sui siti web sono illegittime le caselle precompilate con il consenso per i cookie spacciando per ‘tecnici’ quelli non essenziali

Sui siti web sono illegittime le caselle precompilate con il consenso per i cookie spacciando per ‘tecnici’ quelli non essenziali

Sui siti internet è illegittimo precompilare le caselle con il consenso per i cookie e spacciare quelli non essenziali per tecnici (per i quali il consenso non ci vuole). Sono alcune delle condotte degli operatori bocciate dal report compilato dalla task force del Comitato europeo per la protezione dei dati (Edpb), pubblicato il 18 gennaio 2023. Il report ha condotto un'analisi sulle prassi seguite nei paesi in cui su applica il Gdpr (regolamento UE sulla protezione dei dati n. 201/679): ci sono parecchie precisazioni (per lo più su aspetti noti), ma su alcuni temi si lascia la porta aperta alle soluzioni adottate dagli operatori, senza adottare scelte univoche.

Body shaming: deridere chi non vede bene su Facebook è diffamazione

Body shaming: deridere chi non vede bene su Facebook è diffamazione

Body shaming sui social? È diffamazione. E a contare non sono solo le parole ma anche le emoticon che accompagnano il post condiviso su Facebook. È quanto emerge dalla sentenza con cui la quinta sezione penale della Cassazione (n. 2251/2023) ha confermato la condanna per il reato di cui all'articolo 595, terzo comma, c.p., nei confronti di un uomo che aveva pubblicato un post derisorio su Facebook.

Corte di Giustizia UE: stop alla raccolta a tappeto di Dna e impronte digitali

Corte di Giustizia UE: stop alla raccolta a tappeto di Dna e impronte digitali

Stop alla raccolta a tappeto di Dna e impronte digitali da parte della polizia. Lo si può fare quando è necessario e non si può fare altrimenti. È quanto ha deciso la Corte di Giustizia dell'Unione Europea con la sentenza del 26 gennaio 2023, resa nella causa C-205-21, nella quale si è occupata del rapporto tra privacy e procedimenti penali.

Intercettazioni: il verbale di trascrizione non sottoscritto dall'interprete è pienamente utilizzabile

Intercettazioni: il verbale di trascrizione non sottoscritto dall'interprete è pienamente utilizzabile

Non va sottoscritto dall'interprete, che ha curato la traduzione, il verbale di trascrizione di intercettazioni contententi la comunicazione con soggetto straniero. Non scatta quindi alcuna nullità, men che mai assoluta, del verbale non sottoscritto dall'interprete. Inoltre, nessuna lamentela può essere elevata contro la validità del verbale se comunque, come nel caso concreto, esso riporta nell'intestazione il nome dell'interprete. Infatti, chiarisce la terza sezione della Cassazione penale, la trascrizione va sottoscritta solo ed esclusivamente dal suo redattore - agente o ufficiale di polizia giudiziaria - che deve però dar conto dei soggetti intervenuti nell'opera di trascrizione, come il caso dell'interprete linguistico.

Decreto Trasparenza: al lavoratore meglio un'unica informativa privacy

Decreto Trasparenza: al lavoratore meglio un'unica informativa privacy

Informativa unica, ma rafforzata, per i lavoratori pubblici e privati: un solo documento con le informazioni sulla privacy e con quelle sui sistemi decisionali e di monitoraggio automatizzato. A raccomandarlo è il Garante della privacy, che ha fornito le sue prime indicazioni a riguardo del rapporto tra decreto Trasparenza (dlgs n. 104/2022) e regolamento Ue 2016/679 (Gdpr). Lo ha fatto in una comunicazione del 13/12/2022 (resa nota dalla newsletter del 24/1/2023), inviata al ministero del lavoro e all'Ispettorato nazionale del lavoro.

Siamo tutti spiati? il presidente di Federprivacy a Cremona 1 Tv

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