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Sì alla partecipazione democratica sul sito web del Comune, ma nel rispetto della privacy dei cittadini

Va bene allargare la partecipazione dei cittadini al governo della città ma per non incorrere in sanzioni meglio evitare di diffondere sul web tutti i dati dei soggetti ammessi alla discussione. Lo ha chiarito il Garante per la protezione dei dati con l'ordinanza n. 73 del 25 febbraio 2021. Un comune ha allargato la partecipazione democratica introducendo nel proprio ordinamento un nuovo istituto che permette alle persone di proporre osservazioni direttamente al consiglio comunale.

 

Un utente che ha partecipato a questa iniziativa ha però proposto reclamo al garante contro la pubblicazione in chiaro della sua richiesta con tutti i dati personali connessi.

L'autorità ha quindi avviato una istruttoria che si è conclusa con l'applicazione di una modesta sanzione amministrativa. Anche in presenza di un obbligo di pubblicità non è possibile effettuare una comunicazione indiscriminata di dati personali, specifica l'autorità. Nel caso in specie è in discussione anche la base giuridica del trattamento.

Fonte: Italia Oggi del 19 maggio 2021

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