Non punibile la diffamazione online su WhatsApp se la chat ha pochi iscritti
Può scattare la particolare tenuità del fatto se la diffamazione nei confronti di alcuni graduati da parte di un militare è avvenuta su una chat WhatsApp con pochi iscritti. È quanto emerge dalla sentenza n. 31898/2023 della prima sezione penale della Cassazione che ha accolto sul punto il ricorso dell’imputato.
Fonte: Il Sole 24 Ore - di Marina Crisafi