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L’albergatore si collegherà con l'Agenzia delle Entrate per verificare l'applicabilità del bonus vacanze

Per il bonus vacanze verifica anche da parte dell'esercente al momento del pagamento del conto in albergo. Quest'ultimo dovrà infatti collegarsi all'area riservata del sito web dell'Agenzia delle entrate, inserire il Qr code e aspettare il via libera sulla possibilità di applicare il tax credit. Mentre il credito di imposta con cui lo stato ristorerà l'esercente, potrà essere utilizzato subito a partire dal giorno dopo l'applicazione dello sconto.

Per il bonus vacanze verifica anche da parte dell'esercente al momento del pagamento del conto in albergo presso l'Agenzia delle Entrate

Sono questi alcuni dei molteplici passaggi e controlli per staccare il traguardo dello sconto massimo di 500 euro per famiglia con Isee fino a 40 mila euro, contenuto nel provvedimento firmato ieri da Ernesto M. Ruffini, direttore dell'Agenzia delle entrate che dà il via all'attuazione del bonus vacanze, introdotto dal decreto Rilancio (si veda quanto anticipato da ItaliaOggi il 16/6/20).

Tutto pronto dunque dopo il via libera del Garante privacy, all'utilizzo mediante App del bonus. Gli sconti potranno essere richiesti e ottenuti a partire dal primo luglio e fino al 31 dicembre 2020.

Sarà necessario scaricare la App IO perché tutto transiterà con un Qr code soggetto a molteplici verifiche. Per usufruire dello sconto, infatti, è necessario essere in possesso di un Isee non superiore a 40 mila euro. Nel momento in cui si inoltra la richiesta del bonus, parte un doppio controllo, sia da parte di Inps sull'esistenza e validità o meno dell'Isee sia da parte dell'Agenzia delle entrate. Se la procedura va a buon fine il turista otterrà il suo Qr code da esibire al momento del saldo del conto in struttura.

A questo punto entra in gioco l'esercente che dovrà inserire, al momento di emettere fattura, il Qr code nell'area riservata dell'Agenzia delle entrate. Il sistema confermerà la validità del bonus e l'importo fruibile, come sconto dal nucleo familiare e l'operatore conferma lo sconto praticato. Il tax credit, così congegnato, non è stato accolto con molto favore dalle associazioni degli albergatori. Molti turisti stanno vedendo infatti respinte le richieste sull'applicazione in struttura del bonus.

L'Agenzia che, oltre al provvedimento, ha predisposto una guida esplicativa, ricorda che l'esercente può recuperare il credito di imposta in compensazione con l'F24 già il giorno dopo l'applicazione dello sconto.

A sua volta l'esercente può cedere il credito di imposta in tutto o in parte anche a terzi fornitori compresi gli istituti di credito e gli intermediari finanziari. Se si sceglie questa strada bisogna ricordare di comunicare la cessione in una apposita procedura web nell'area riservata.

Il bonus potrà essere utilizzato dal primo luglio fino al 31 dicembre. L'80% sarà utilizzato come sconto sul corrispettivo mentre il 20% in forma di detrazione fiscale che sarà presente nel modello 730 precompilato dell'intestatario della fattura o scontrino o ricevuta fiscale emessa dalla struttura.

Il tutto dovrà avvenire senza prenotare o pagare attraverso i portali web di prenotazione come booking.com.

Il bonus, ricorda l'Agenzia può essere utilizzato da un solo componente del nucleo familiare, speso in una unica soluzione nella struttura.

La misura massima del bonus, come detto, è di 500 euro per un nucleo familiare dalle tre persone in su, 250 per due persone e 150 per una sola persona. Al puzzle manca solo il tassello del codice tributo da inserire nell'F24 per ottenere la compensazione del credito di imposta. L'Agenzia ha annunciato che la risoluzione arriverà nei prossimi giorni.

Fonte: Italia Oggi del 18 giugno 2020

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