NEWS

Il cliente ha sempre diritto di conoscere la data e le ragioni per cui i suoi dati sono stati consultati dal personale della banca

La banca ha pochi segreti per il suo cliente. L'utente ha sempre diritto di conoscere la data e le ragioni per cui i suoi dati personali sono stati consultati dal personale dell'istituto di credito. Ciò in applicazione del diritto all'accesso previsto dall'art. 15 del Gdpr (regolamento Ue sulla privacy 2016/679). Peraltro questo diritto non permette di sapere i nomi delle singole persone che hanno consultato i dati, a meno che ciò non sia indispensabile per l'esercizio dei propri diritti. Così la Corte di Giustizia Ue, sentenza 22/6/2023 resa nella causa C-579/21.

La banca guarda i suoi dati Il cliente ha diritto a sapere

Fonte: Italia Oggi del 23 giugno 2023 - di Antonio Ciccia Messina

Note Autore

Federprivacy Federprivacy

Federprivacy è la principale associazione di riferimento in Italia dei professionisti della privacy e della protezione dei dati personali, iscritta presso il Ministero dello Sviluppo Economico ai sensi della Legge 4/2013. Email: [email protected] 

Prev Figli nati con la maternità surrogata, non ledono il diritto alla vita privata e familiare le norme italiane che ne vietano la trascrizione
Next Trasferimento dati Ue-Usa, Parlamento europeo contrario all'adozione del Data Privacy Framework

Privacy Day Forum 2024: il servizio di Ansa

Mappa dell'Italia Puglia Molise Campania Abruzzo Marche Lazio Umbria Basilicata Toscana Emilia Romagna Calabria

Rimani aggiornato gratuitamente con la nostra newsletter settimanale
Ho letto l'Informativa Privacy