NEWS

Visualizza articoli per tag: siti web

Scatta il reato di trattamento illecito di dati personali per chi -anche solo in un breve lasso di tempo - posta su siti porno fotomontaggi realizzati a partire da foto di sue conoscenti, prelevate da Facebook. E non costituisce valida difesa sostenere che si tratti solo di "una bravata". La Cassazione con la sentenza n. 43534  ha così confermato la condanna a sei mesi per il reato lesivo della privacy di ben 17 ragazze, nonostante avessero tutte rimesso la querela per diffamazione a seguito di uno spontaneo risarcimento di 1.300 euro ciascuna da parte del ricorrente.

La Corte di Giustizia dell’Unione Europea con la sentenza nella causa C-40/17 (scarica il testo in calce) sancisce il principio che il gestore di un sito Internet corredato del pulsante «Mi piace» di Facebook può essere congiuntamente responsabile con Facebook della raccolta e della trasmissione dei dati personali dei visitatori del suo sito, anche se non può essere considerato poi responsabile del trattamento successivo di tali dati effettuato esclusivamente da Facebook.

Il Garante privacy ha dato il via libera alle modalità per la realizzazione e la modifica dei siti delle pubbliche amministrazioni, proposte dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) e contenute nelle nuove “Linee guida di design per i siti internet e i servizi digitali della PA”.  Lo schema delle Linee guida, come evidenzia l’Autorità nel provvedimento, rappresenta un’opportunità per offrire ai titolari del trattamento, e ai soggetti a vario titolo coinvolti, indicazioni utili ad assicurare la protezione dei dati personali trattati dalle pubbliche amministrazioni nell’ambito della gestione dei siti web e dei servizi digitali, in ossequio al principio di privacy by design e by default.

Etichettato sotto

Il Garante Privacy ha ordinato a Google la rimozione dai risultati di ricerca di un Url collegato a un sito web falso, il cui indirizzo era formato dal nome e cognome di un imprenditore italiano e al cui interno erano riportate affermazioni lesive della reputazione personale e professionale.

Etichettato sotto

Tra fastidiosi banner che ci chiedono un consenso che di fatto non può essere negato se vogliamo proseguire la navigazione su un sito e la continua visualizzazione di annunci pubblicitari mirati in base ai nostri gusti e alle nostre abitudini di consumo mentre navighiamo in internet, quella sensazione di essere spiati e vessati in ogni nostro click adesso potrebbe finire per davvero.

Etichettato sotto

Prosegue l’attività istruttoria avviata dal Garante Privacy per valutare la liceità delle recenti iniziative di alcune testate giornalistiche on-line che subordinano l’accesso ai loro contenuti al consenso a trattamenti di profilazione (attraverso cookie o altri strumenti di tracciamento) o, in alternativa, al pagamento di una somma di denaro.

Etichettato sotto

Parere favorevole del Garante Privacy ad Anac su 14 quattordici schemi standard di pubblicazione che dettano le regole che le Pa devono seguire per rispettare gli obblighi di trasparenza online.

Se siete in dolce attesa o siete diventati da poco genitori e vi piace cercare consigli e supporto su internet, tutte le vostre informazioni sensibili, ed anche quelle dei vostri bebè potrebbero essere sfruttate e cedute alle agenzie di marketing a vostra insaputa.

Appuntamenti al buio? Non proprio. Prima di incontrare qualcuno conosciuto online si può sapere se ha precedenti penali, se è sposato o se è pieno di debiti. Succede negli Stati Uniti dove la legge sulla privacy consente l’accesso a simili notizie. E così, mentre in Italia è polemica sulle app di tracciamento anticoronavirus, oltreoceano spopolano i siti e le app che offrono report completi su chiunque. Basta inserire nome e cognome della persona interessata, pagare pochi dollari e aspettare che le informazioni arrivino direttamente sul nostro computer.

Con un post sul proprio blog, giovedì scorso la società americana di food delivery DoorDash ha dichiarato che i dati personali di 4,9 milioni di clienti, addetti alle consegne, e commercianti, sono stati violati dagli hacker.

Etichettato sotto
Pagina 4 di 5

Camera dei Deputati: Artificial intelligence e sostenibilità

Mappa dell'Italia Puglia Molise Campania Abruzzo Marche Lazio Umbria Basilicata Toscana Emilia Romagna Calabria

Rimani aggiornato gratuitamente con la nostra newsletter settimanale
Ho letto l'Informativa Privacy