Stop ai cookies, privacy “by default” e utenti meno spiati sul web con Firefox
Tra fastidiosi banner che ci chiedono un consenso che di fatto non può essere negato se vogliamo proseguire la navigazione su un sito e la continua visualizzazione di annunci pubblicitari mirati in base ai nostri gusti e alle nostre abitudini di consumo mentre navighiamo in internet, quella sensazione di essere spiati e vessati in ogni nostro click adesso potrebbe finire per davvero.
A prometterlo è la nuova versione del browser Firefox, che allo scopo di migliorare in concreto la trasparenza e la tutela della privacy online, ha introdotto ulteriori funzioni molto utili, tra cui la “Enhanced Tracking Protection”, ovvero la protezione avanzata del tracciamento dell’utente, che di fatto blocca i “cookie di tracciamento di terze parti” inclusi nell’elenco “Disconnect”, una sorta di lista nera di questi piccoli file che vengono memorizzati nei nostri dispositivi elettronici per profilare i nostri comportamenti online e proporci non solo “pubblicità su misura”, ma talvolta anche “prezzi su misura”, come accade con la tecnica del “dynamic pricing”, tramite la quale i prezzi di certi prodotti e servizi online possono aumentare o diminuire in base ad algoritmi che spesso analizzano proprio i cookies ad insaputa dell’utente.
Benché in realtà tali funzioni siano generalmente attivabili aguzzando un po’ l’ingegno anche su altri browser come Google Chrome, o comunque incluse negli antivirus a pagamento, oppure installando specifici tool gratuiti che richiedono però un minimo di skills informatiche, la svolta non di poco conto introdotta da Firefox è che tale protezione avanzata è attivata di “default” per impostazione predefinita, e l’utente non deve fare assolutamente niente, potendo visualizzare in modo semplice ed intuitivo un piccolo scudo sulla barra degli indirizzi sul browser su cui può cliccare per visionare l’elenco dei cookies che sono stati bloccati in automatico, con la possibilità di consentire le eccezioni eventualmente desiderate. Ovviamente non vengono bloccati in automatico i cookie che servono alle funzioni essenziali di un sito e quelli che ci aiutano a memorizzare una password per non doverla digitare tutte le volte che si deve effettuare un login.
Provando la nuova versione di Firefox, che è possibile scaricare gratuitamente su www.mozilla.org, si può percepire subito come nei siti che visitiamo scompaiono praticamente la maggior parte degli annunci pubblicitari basati sulle nostre preferenze, ma anche come la navigazione del browser ne risulti così alleggerita e più veloce.
Se è vero che uno dei principali scopi dell’introduzione del Gdpr era quello di favorire un clima di fiducia per lo sviluppo dell’economia digitale, con le impostazioni “privacy by default” introdotte adesso da Firefox si può dire che siamo sulla buona strada, e proseguendo in questa direzione gli utenti potranno navigare in internet senza sentirsi tartassati e con meno diffidenza verso la rete.
Nòva Il Sole 24 Ore - Nicola Bernardi, presidente di Federprivacy – @Nicola_Bernardi