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Scuola, niente gogna per i renitenti: la pubblicazione dei nomi all'albo pretorio viola la privacy
Niente gogna per i renitenti alla scuola. Va aggiornata al Gdpr la procedura amministrativa di ammonizione degli inadempienti dell'obbligo scolastico, prevista dall'articolo 114 del d.lgs. 297/1994.
Scuola, via libera del Garante per la Privacy alla pubblicazione dei voti scolastici solo sul Registro elettronico
Il Garante per la Privacy ha dato il suo via libera in merito alla decisione del Ministero dell’Istruzione di pubblicare gli esiti degli scrutini scolastici in un’area riservata del registro elettronico. Vista la necessità, quest’anno, di limitare gli accessi fisici alle scuole per via della pandemia da Covid-19, il Ministero ha infatti dettato istruzioni specifiche alle scuole in merito alla pubblicità degli esiti degli scrutini.
Scuola: l'intelligenza artificiale correggerà i compiti, ma attenti alla privacy
Correggere prove, ammettere a un corso di studi, sorvegliare le sessioni di esame: sono tutte attività che potranno essere realizzate con sistemi di Intelligenza Artificiale (IA), anche se ad alto rischio. Per queste attività il livello del pericolo per le persone e le libertà individuali, seppure critico, non è tale da mettere al bando l’uso di sistemi di IA nella scuola.
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Scuola: la mail in chiaro inviata indistintamente a tutti i genitori viola la privacy
Viola la privacy inviare con e-mail in chiaro indistintamente a tutti i genitori il calendario delle riunioni del Gruppo di lavoro Operativo per l'inclusione scolastica. Bisogna, invece, mandare separate comunicazioni per ciascuna riunione riservate alle famiglie dei singoli interessati e ai docenti della classe di appartenenza e alle specifiche figure professionali coinvolte. È il principio affermato dal Garante della privacy in una Ingiunzione (n. 148 del 28 aprile 2022), con la quale ha inflitto una sanzione pecuniaria di 1.500 euro a una direzione didattica statale.
Scuola: sì alla didattica «onlife», ma non a discapito della privacy degli studenti
Con la didattica digitale è inevitabile ed anzi auspicabile che la scuola divenga sempre più onlife, innovando processi educativi e formativi, purchè ciò non avvenga a discapito della privacy degli interessati, i cui diritti meritano massima tutela.
Scuole e servizi sociali, come dialogare nell'interesse degli studenti senza violare il diritto alla privacy di minori e famiglie
Scuola e servizi sociali possono dialogare, senza violare la privacy di studenti o famiglie. Non c'è regola della protezione dei dati che vieti agli enti pubblici di cooperare: si pensi ai casi di mancata frequenza o di disagio personale. Ci sono, invece, regole che dettano le modalità in cui può avvenire questo dialogo, per il rispetto della dignità delle persone, in special modo quando si tratta di minori.
Scuole, il rispetto della privacy non consente la pubblicazione online delle composizioni delle classi con i nominativi degli alunni
La pubblicazione sul sito web dei nominativi degli alunni distinti per classe non è consentita. Esistono modalità diverse per rendere nota la composizione delle classi, a seconda che si tratti di studenti delle prime o delle classi successive.
Scuole, l'uso di TikTok da parte di dipendenti e studenti comporta criticità sulla privacy
Usare TikTok significa trasferire dati negli Stati Uniti e a Singapore. TikTok, inoltre, usa i dati degli interessati, senza chiedere consenso, per mandare pubblicità e per scopi di marketing: lo dice l'informativa privacy riportata sul sito della piattaforma.TikTok, poi, è vietato ai minori di 13 anni, ma, secondo il Garante della privacy, la piattaforma non è in grado di controllare l'età degli utenti (provvedimento n. 248 del 7 luglio 2022).
Scuole, la privacy di personale e studenti sbarra la strada al Foia
L'accesso civico non è un passe-partout. La privacy di docenti, personale amministrativo, studenti e famiglie sbarra la strada al Foia (freedom of information act) italiano. È quanto emerge dai pareri del Garante della privacy formulati a proposito dell'applicazione di questo strumento di trasparenza amministrativa, previsto dall'articolo 5, comma 2, del d.lgs. 33/2013. Quest'ultimo è certamente un istituto utilizzabile per ottenere informazioni dalle pubbliche amministrazioni. Non si tratta, tuttavia, di uno strumento senza limiti o paletti.
Scuole: le responsabilità da delegare al Dpo per evitare sanzioni del Garante per la Privacy
Il ministero dell'istruzione richiama tutto il personale ad informarsi sulle procedure da seguire in caso di data breach e mette in evidenza che scuole e istituti possono delegare al loro Dpo la compilazione del registro delle violazioni privacy, la cui tenuta è obbligatoria.