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Visualizza articoli per tag: codici di condotta

Anche con sms il preavviso di segnalazione di inserimento tra i «cattivi pagatori» nelle liste delle cosiddette «centrali rischi private». Per contrappeso, gli archivi dei «sistemi di informazioni creditizie» conserveranno più a lungo (60 mesi) le informazioni positive, che attestano l'affidabilità di una persona. Mentre restano sostanzialmente invariati i termini massimi di conservazione delle informazioni su ritardi e mancati pagamenti (fino a 24 mesi per i ritardi poi regolarizzati).

E' adesso attivo il sito internet dell’Organismo di monitoraggio del Codice di condotta per i sistemi informativi gestiti da soggetti privati in tema di crediti al consumo, affidabilità e puntualità nei pagamenti”, costituito ai sensi dell’art. 41 GDPR.

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Call center telemarketing a bocca asciutta se violano la privacy: rischiano la perdita delle provvigioni, il pagamento di penali e lo scioglimento del contratto con il committente. È quanto prevede il Codice di condotta privacy per il teleselling e di telemarketing, arrivato in vista del traguardo, che coltiva il proposito di bacchettare le forme aggressive e selvagge di contatto dei possibili clienti.

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Il Codice di Condotta CISPE (Cloud Infrastructure Services Providers in Europe) è stato approvato dall’European Data Protection Board (EDPB). A renderlo noto con un comunicato stampa è Aruba, che è tra i membri fondatori del CISPE. Alla luce dell’approvazione, il CISPE è quindi il primo codice paneuropeo nato per uniformare la regolamentazione in ambito cloud, in conformità con il GDPR, con l’obiettivo principale di permettere ai cittadini e alle imprese europee di proteggere i propri dati personali all’interno dello Spazio economico europeo.

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Quello delle telefonate commerciali sembra diventare un campo minato per i consumatori. Da un lato, ci sarà lo stop alle telefonate commerciali all'alba o dopo cena, ma, dall'altro lato, se si tocca sullo schermo del telefonino il numero indicato da un risponditore automatico per riceve la proposta pubblicitaria, la sola scivolata del dito sulla cifra indicata potrà legittimamente essere considerata come accettazione del contatto commerciale. Non solo. La richiesta orale, durante la telefonata indesiderata, di non ricevere più telefonate non potrà essere elusa, ma se una persona ricontatta l'esercente o il call center dopo un primo contatto di questi ultimi, diventa lecita anche la prima telefonata dell'operatore commerciale.

Codici di condotta privacy ai blocchi di partenza. Il Garante, con il provvedimento del 10 giugno 2020 n. 98, ha approvato l'ultimo tassello che mancava per far partire la macchina dei codici di autoregolamentazione previsti dal Regolamento Ue n. 2016/679 (Gdpr). Si tratta della disciplina degli organismi di monitoraggio (Odm), che devono controllare chi aderisce al codice di condotta. Adesso la palla passa alle associazioni delle varie categorie economiche, che possono cimentarsi nello scrivere le regole dettagliate di privacy adattate al loro specifico settore, inserendo anche il capitolo dell'Odm.

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Con il provvedimento del 10 giugno 2020 n. 98 - in corso di pubblicazione sulla G.U. - il Garante per la protezione dei dati personali ha definitivamente approvato i requisiti per l’accreditamento degli Organismi di monitoraggio (Odm) dei codici di condotta previsti dal Regolamento europeo. I requisiti erano già sottoposti al prescritto esame del Comitato europeo per la protezione dei dati (EDPB) che si è espresso con il parere adottato il 25 maggio 2020.

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Crédit Agricole Italia è il primo gruppo bancario a ricevere il marchio “Privacy Ok” da Federprivacy. L’associazione ha infatti certificato la conformità dei siti web del Gruppo al Codice di Condotta "Privacy e protezione dei dati personali nell'ambito di Internet e del commercio elettronico".

Il Garante per la protezione dei dati personali ha accreditato il nuovo Organismo di monitoraggio (OdM) per tutelare i consumatori da eventuali problemi con i sistemi di informazione creditizia (Sic) e approvato in via definitiva il codice di condotta degli operatori del settore.

Il Garante per la protezione dei dati personali ha approvato la versione definitiva del Codice di condotta sulle informazioni commerciali, elaborato dall’Associazione nazionale tra le imprese di informazioni commerciali e di gestione del credito (Ancic). Il Codice è stato opportunamente aggiornato e integrato dopo la conclusione dell’iter di accreditamento dell’Organismo di monitoraggio (OdM).

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Il presidente di Federprivacy a Report Rai 3

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