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Intercettazioni: utilizzo dei trojan esteso ai reati 'in continuazione' prima del 31 agosto 2020
Intercettazioni ambientali estese anche ai fatti reato espressione di un diverso disegno criminoso. Lo ha chiarito la Corte di cassazione, con la sentenza n. 10704, con riferimento alla disciplina previgente, rigettando il ricorso di un uomo agli arresti domiciliari, in via cautelare, con l'imputazione di scambio elettorale politico mafioso con un esponente del clan dei "barcellonesi" anch'egli agli arresti domiciliari e soggetto ad intercettazioni a mezzo trojan.
La Commissione Europea vieta TikTok sui dispositivi mobili dei propri dipendenti
La Commissione europea ha chiesto ai dipendenti di disinstallare l'applicazione del social network cinese TikTok dai loro smartphone ed altri dispositivi di lavoro entro e non oltre il 15 marzo 2023. Lo ha affermato il portavoce della Commissione specificando che la sospensione mira a proteggere i dati dell'istituzione.
Le comunicazioni diplomatiche Ue violate per anni dagli hacker
Per almeno tre anni, pirati informatici hanno rubato migliaia di messaggi diplomatici dal network dell’Unione Europea. I “cables”, seppur con una bassa classificazione di sicurezza, rivelano nero su bianco le preoccupazioni di Bruxelles e dei Paesi della Ue per le mosse imprevedibili dell’amministrazione Trump, oltre che per la politica russa e i rapporti con Cina e anche per il rischio di una ripresa del programma nucleare iraniano.
Non viola la privacy la telecamera che incastra il dipendente infedele sospettato di spionaggio in favore della Russia
Le telecamere nascoste del datore incastrano il lavoratore infedele. Sono utilizzabili nel processo penale in cui è imputato il dipendente le registrazioni video realizzate sul luogo di lavoro per proteggere il patrimonio aziendale: le norme dello statuto dei lavoratori, che pure tutelano la riservatezza dei prestatori, non proibiscono i controlli difensivi sui beni dell'impresa. E dunque è escluso che sussista un divieto probatorio.
Ormai su WhatsApp la privacy sembra quasi un miraggio: i dati delle nostre conversazioni possono finire in mano all’FBI
Chi era preoccupato per la propria riservatezza usando WhatsApp adesso ha la conferma che la nota app di messaggistica non è proprio lo strumento migliore per scambiare informazioni confidenziali. A dimostrarlo è un documento interno dell’FBI che è stato reso pubblico da Property of the People, associazione che si batte per la trasparenza e i diritti dei cittadini negli Stati Uniti.
Reato spiare l’ex per provare che manipola i figli
Reato spiare l’ex per provare che manipola il figlio minore, mentre la coppia si sta separando. E ciò benché l’uomo che nasconde la “cimice” sia il proprietario di casa: il discrimine fra interferenza illecita e lecita non sta nella natura del momento di privacy violato, ma nel fatto che chi registra sia parte o meno del video o dell’audio.
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Reclami e segnalazioni al Garante Privacy aumentati del 400% in pochi anni: per difendere la democrazia servono più risorse
Dai 12.921 reclami e segnalazioni ricevuti dal Garante nel 2021, ai 30.880 del 2022 con un incremento di oltre il 100%, fino ai 120.311 del 2023, con un incremento di quasi il 400%, ovvero circa 330 istanze al giorno, considerando anche i sabati e le domeniche, da gestire con un organico di 160 dipendenti. L'intervista a Ginevra Cerrina Feroni, Vice Presidente dell'Autorità.
Scoperte 70 estensioni del browser Chrome che spiavano gli utenti a loro insaputa
Il browser Chrome, che secondo gli ultimi dati di mercato è di gran lunga il più utilizzato con il 69,81% degli utenti a livello mondiale, è stato sfruttato per "una massiccia operazione di spyware", cioè di un attacco informatico in cui vengono usati software che raccolgono informazioni sull'attività online delle persone a loro insaputa. Lo rende noto l'agenzia Reuters citando un report della società di sicurezza informatica Awake Security.
Stazione di ricarica gratutita dello smartrphone? meglio evitare per non rischiare virus e furto dati personali
“Evitate di usare le stazioni di ricarica gratuita in aeroporti, hotel o centri commerciali”, ha avvertito esplicitamente l’Fbi di Denver su Twitter. Saranno pure comode per ricaricare i propri smartphone, ma nascondono un pericolo per chi le utilizza. Il rischio è infatti quello di cadere vittima nel juice jacking, tecnica usata dai cybercriminali che consiste nell’installazione di codici maligni tramite le stazioni di ricarica pubbliche per leggere e rubare dati personali dai dispositivi mobili e poi tracciarli a insaputa degli utenti, inconsapevoli che gli hacker utilizzano tali escamotage per entrare nei telefonini, tablet o computer, facendo incetta di immagini, filmati, ed altre informazioni sensibili.
Strumento gratuito per verificare se il vostro smartphone è spiato attraverso lo spyware Pegasus
Nei giorni scorsi l'indagine “Pegasus Project”, coordinata da Forbidden Stories con il supporto tecnico di Amnesty International, ha permesso di scoprire una vasta campagna di spyware attuata da diversi governi con il famigerato tool venduto dall'azienda israeliana NSO Group, attraverso il quale attivisti, giornalisti, avvocati e politici sono stati spiati a partire dal 2016.