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Cosa è la 'steganografia'?
Si tratta di una tecnica antica quanto efficace per nascondere messaggi tra due interlocutori. Il messaggio sottoposto a questa tecnica appare al lettore sotto forma di immagine, di un altro testo o di una lista che funzionano come “copertura” del messaggio sorgente. In sostanza, il messaggio originario, viene inserito in un contenitore innocuo, che viene solitamente definito “vettore”, di comune utilizzo e che non desta, a prima vista, alcun tipo di sospetto.
Ecco quali sono i posti dove non installare mai ‘Alexa’ per tutelare la vostra privacy
Non sopporto gli assistenti vocali che reputo maggiormente impiccioni della suocera più pettegola. Fra l’altro, simile parente acquisita – col passare del tempo – perde la sua sensibilità acustica e riduce la sua capacità di intercettare bisbiglii o chiacchiere sotto voce. Alexa e i dispositivi elettronici similari invece non conoscono la sordità e giorno dopo giorno migliorano addirittura la loro abilità di ascolto e di interpretazione…
Francia: la polizia potrà accedere da remoto a microfoni e telecamere degli smartphone
Mentre la Francia sta ancora affrontando gli strascichi delle proteste degli ultimi giorni, il Parlamento ha approvato una legge che consentirà alla polizia di accedere a distanza alle telecamere, ai microfoni e al Gps di tutti i dispositivi elettronici delle persone. La nuova disposizione dovrebbe applicarsi solo ai sospettati di crimini punibili con almeno cinque anni di carcere.
Furti di dati sensibili, ancora una rete di spionaggio con 4 arresti e oltre 50 indagati
Ancora una rete di spionaggio, costituita da almeno 50 persone, che si baserebbe sull’accesso abusivo “a pagamento” a banche dati di interesse investigativo nazionale. I dati sensibili sarebbero stati prelevati su commissione e per essere rivenduti: si parla anche di informazioni sensibili appartenenti anche a esponenti politici.
Garante Privacy: 'software spia e intercettazioni, pericolosi strumenti di sorveglianza massiva'
Occorre prevedere più garanzie sulle intercettazioni ottenute tramite i software-spia. È l’invito rivolto in Parlamento da parte del Garante della Privacy durante l’audizione del presidente, Pasquale Stanzione, in Commissione Giustizia del Senato sul ddl Giustizia, e in particolare sulle misure in materia di intercettazioni e informazione di garanzia.
Garante Privacy: attenzione alle app 'rubadati' installate sullo smartphone che vi carpiscono informazioni
Microfoni degli smartphone sempre accesi a carpire informazioni rivendute poi a società per fare proposte commerciali. Un fenomeno sempre più diffuso, che sembrerebbe causato anche dalle app che scarichiamo sui nostri cellullari. Molte app, infatti, tra le autorizzazioni di accesso che richiedono al momento del download, inseriscono anche l’utilizzazione del microfono. Una volta che si accetta, senza pensarci troppo e senza informarsi sull’uso che verrà fatto dei propri dati, il gioco è fatto.
I piani di guerra Usa e della Nato sono finiti sui social. E adesso?
Quel che scrive il New York Times non rassicura affatto e, soprattutto, non sorprende chi ha buona memoria e ricorda che non troppi mesi fa le Forze Armate portoghesi si erano fatte sottrarre documentazione riservata del Patto Atlantico non adeguatamente protetta sui server su cui era ospitata.
Il Garante della Privacy apre un'istruttoria sull'antivirus Kaspersky
Il Garante per la protezione dei dati personali ha aperto un’istruttoria per valutare i potenziali rischi relativi al trattamento dei dati personali dei clienti italiani effettuato dalla società russa che fornisce il software antivirus Kaspersky.
Il nostro smartphone ci ascolta davvero con la tecnologia dell'active listening
Negli ultimi anni, la questione se i moderni smartphone siano in grado di "ascoltare" le nostre conversazioni è diventata un tema di grande interesse e preoccupazione, e recentemente, le dichiarazioni di Cox Media Group (CMG) hanno riacceso il dibattito, portando nuove evidenze e sollevando interrogativi sulla privacy e la sicurezza dei dati personali.
Il preoccupante lato oscuro della videosorveglianza
Scriveva Cesare Pavese che la fantasia umana è immensamente più povera della realtà, e in effetti, la notizia riportata recentemente dal principale quotidiano israeliano Haaretz è di quelle che lasciano senza parole: una start up israeliana ha sviluppato un software di videoanalisi intelligente denominato “Toka”, non solo in grado di accedere a tutte le telecamere a circuito chiuso, ma anche in grado di modificare le immagini riprese in “live” e alterare le registrazioni del passato.