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Attacco hacker alla Leonardo:due arresti per accesso abusivo a sistema informatico, intercettazioni illecite e trattamento illecito di dati personali
All’esito di complesse attività d’indagine del Gruppo di lavoro sul cybercrime della procura di Napoli, volte a definire i contorni di un grave attacco alle strutture informatiche della Divisione Aerostrutture e della Divisione Velivoli di Leonardo S.p.A., il Cnaipic del Servizio centrale della Polizia postale e delle comunicazioni e il Compartimento campano del medesimo servizio hanno eseguito due ordinanze applicative di misure cautelari nei confronti di un ex dipendente e di un dirigente della società, essendo gravemente indiziati, il primo, dei delitti di accesso abusivo a sistema informatico, intercettazione illecita di comunicazioni telematiche e trattamento illecito di dati personali e, il secondo, del delitto di depistaggio.
Caso Pegasus, scende in campo il Garante per la Privacy
Il caso The Pegasus Project ha nuovamente evidenziato un uso illecito del famoso tool sviluppato da NSO Group. Migliaia di persone sono state spiate da diversi governi nel mondo. Il Garante per la protezione dei dati personali ha chiesto all'azienda israeliana di fornire alcune informazioni. NSO Group risponderà al Garante?
Con il trojan low cost chiunque può violare la vostra privacy spiandovi attraverso lo smartphone
Chiunque abbia interesse a intrufolarsi illegalmente nella vostra sfera privata non ha necessariamente bisogno di rivolgersi a un’agenzia investigativa e spendere migliaia di euro, perché procurarsi spyware e trojan è diventato ormai più facile di quanto si possa pensare.
Garante Privacy: 'software spia e intercettazioni, pericolosi strumenti di sorveglianza massiva'
Occorre prevedere più garanzie sulle intercettazioni ottenute tramite i software-spia. È l’invito rivolto in Parlamento da parte del Garante della Privacy durante l’audizione del presidente, Pasquale Stanzione, in Commissione Giustizia del Senato sul ddl Giustizia, e in particolare sulle misure in materia di intercettazioni e informazione di garanzia.
Hacker spietati sfruttano pandemia per infettare pc e smartphone degli utenti e rubare i dati della carta di credito
Gli hacker non si fermano neanche in questo momento di emergenza sanitaria, come dimostrano gli attacchi al sito dell'Oms e agli ospedali. In particolare c'è un virus bancario che chiede soldi all'utente malcapitato attraverso l'installazione di una pagina che si chiama 'Corona finder' e promette di individuare le persone positive nelle vicinanze.
I vizi sulle modalità di installazione del trojan non rendono inutilizzabile l’intercettazione
Se l’autorizzazione è corretta, allora i vizi delle modalità non travolgono tutta l’intercettazione con trojan. A questa conclusione approda la Corte di cassazione con la sentenza n. 32428 della Quinta sezione penale con la quale è stata respinta una serie di motivi di ricorso contro un’operazione di intercettazione disposta attraverso l’installazione di virus informatico.
Il 21% degli smartphone è perseguitato da stalkerware e adware pubblicitari
Nel proprio report annuale sull’evoluzione dei malware su dispositivi mobili, il noto produttore di software antivirus e di sicurezza Kaspersky ha provato a fare il punto sui rischi legati all’uso degli smartphone. I dati sono preoccupanti perché nel 2019 il numero di installazioni di trojan pubblicitari su mobile ha conosciuto una crescita a due cifre rispetto al 2018, mentre nello stesso periodo è raddoppiato il numero di utenti di dispositivi mobili colpiti dagli stalkerware, con rischi concreti dunque tanto per la privacy che per la sicurezza dei propri conti online.
Il decreto sulle intercettazioni è legge
A un soffio dalla scadenza del 29 febbraio diventa legge il decreto sulle intercettazioni. Il via libera arriva alla Camera con 246 sì e 169 voti contrari. Sul provvedimento martedì scorso il governo aveva chiesto e incassato la fiducia (304 voti a favore, 226 contrari e un astenuto). Nel mirino, soprattutto le norme sull'uso del trojan, il captatore informatico che viene inserito nei cellulari e negli altri dispositivi mobili.
Il fatto che il trojan sfrutti l'energia 'privata' della batteria dello smartphone dell'utente non rende illecita l'intercettazione
La finalità di intercettazione consente all'operatore di installare il cosiddetto trojan horse anche da remoto nel dispositivo elettronico indicato, mediante precise modalità tecniche. A ben vedere in tema di intercettazioni, l'intrusione nel dispositivo tramite trojan è una delle modalità più efficaci di ricerca della prova. Modalità da reputarsi legittima tenuto conto del bilanciamento tra il soddisfacimento dell'interesse pubblico all'accertamento di gravi delitti, con il principio di inviolabilità della sfera della riservatezza e segretezza di qualsiasi forma di comunicazione. Ebbene con la recente sentenza n.10981/2021 la Corte di Cassazione ha chiarito in proposito che detto bilanciamento opera anche in relazione al diritto di "proprietà privata" previsto dall'articolo 42 della Costituzione.
Intercettazioni: utilizzo dei trojan esteso ai reati 'in continuazione' prima del 31 agosto 2020
Intercettazioni ambientali estese anche ai fatti reato espressione di un diverso disegno criminoso. Lo ha chiarito la Corte di cassazione, con la sentenza n. 10704, con riferimento alla disciplina previgente, rigettando il ricorso di un uomo agli arresti domiciliari, in via cautelare, con l'imputazione di scambio elettorale politico mafioso con un esponente del clan dei "barcellonesi" anch'egli agli arresti domiciliari e soggetto ad intercettazioni a mezzo trojan.