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Regolamento sull'Intelligenza Artificiale, l’utente deve sempre sapere se sta interagendo con un robot

Regolamento sull'Intelligenza Artificiale, l’utente deve sempre sapere se sta interagendo con un robot

Intelligenza artificiale (IA) mai in incognito. Le persone devono sapere se parlano con un robot o se stanno leggendo un testo prodotto da un’IA. È uno degli strumenti di tutela previsti dal regolamento Ue sull’intelligenza artificiale, approvato dal parlamento Ue il 13 marzo 2024, che disciplina modalità di immissione e di utilizzo nell’area Ue di questi strumenti di elevata tecnologia.

Rischio sanzioni privacy anche per la società esterna. Lo scudo è nelle clausole dei contratti col committente

Rischio sanzioni privacy anche per la società esterna. Lo scudo è nelle clausole dei contratti col committente

Rischio privacy per i fornitori di servizi informatici e non solo. Se trattano dati per conto di un committente, pagano di tasca loro per le violazioni del Gdpr. E la responsabilità autonoma per i fornitori ha effetti a cascata sui compensi e sui rapporti contrattuali.

Responsabilità ed opportunità per il Consulente del Lavoro nella filiera della privacy

Responsabilità ed opportunità per il Consulente del Lavoro nella filiera della privacy

Non solo responsabilità per il Consulente del Lavoro in ambito privacy, ma anche opportunità che possono rappresentare uno stimolo per la crescita professionale che potranno arricchire il ventaglio di offerta destinato alla propria clientela.

Posta elettronica e internet in azienda: il potere informatico del datore di lavoro

Posta elettronica e internet in azienda: il potere informatico del datore di lavoro

In un contesto lavorativo dove tecnologie sempre più sofisticate e sistemi di intelligenza artificiale si stanno progressivamente affermando come strumenti a disposizione del datore di lavoro per diverse finalità, l’utilizzo della posta elettronica e di internet restano indispensabili per l’esecuzione di tutte quelle mansioni lavorative.

L'utilizzo di Microsoft 365 da parte della Commissione UE viola la normativa europea sulla privacy

L'utilizzo di Microsoft 365 da parte della Commissione UE viola la normativa europea sulla privacy

L'uso del software Microsoft 365 da parte della Commissione Europea viola diverse prescrizioni della normativa sulla privacy dell'Unione Europea e l'esecutivo non ha implementato adeguate salvaguardie per i dati personali trasferiti a Paesi non appartenenti all'Unione Europea. Le misure correttive del Garante per la protezione dei dati dell'UE.

Vendita all’asta di dati personali on line per fini pubblicitari, il chiarimento della Corte di Giustizia UE

Vendita all’asta di dati personali on line per fini pubblicitari, il chiarimento della Corte di Giustizia UE

La Corte di giustizia dell’Unione europea, con la sentenza sulla causa C-604/22, detta la bussola per inquadrare quali pratiche di vendita o di messa a disposizione - a fini pubblicitari - dei dati degli utenti costituiscano una violazione della privacy ai sensi del GDPR.

TV9, il presidente di Federprivacy alla trasmissione 9X5

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