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Tra le professioni più richieste con l'intelligenza artificiale ci sono il Legal Tech e il Privacy Engineer

Dal “Legal Tech” al “Privacy Engineer”, la diffusione dell'Intelligenza Artificiale è destinata a lasciare un segno profondo nel mondo del lavoro, con una trasformazione diffusa delle competenze che porterà all'emergere di tante nuove figure professionali.

Le nuove professioni con la trasformazione digitale saranno al centro del dibattito del Privacy Day Forum 2025

L'impatto maggiore non investirà i lavori manuali, colpiti dall'avvento della robotica e dell'automazione, bensì quelli che richiedono competenze intellettuali e comunicative. È il quadro tratteggiato dal Rapporto dell'Associazione Italiana per la Ricerca Industriale presentato giovedì scorso a Roma, nell'ambito della Giornata per l'Innovazione Industriale.

Strategia Italiana per l'Intelligenza Artificiale 2024-26 - Più della metà degli italiani, priva delle competenze digitali adeguate, non è pronta a questo cambiamento, che il governo italiano intende accompagnare grazie alla Strategia Italiana per l'Intelligenza Artificiale 2024-26: il piano prevede di mobilitare 4 miliardi di euro tra investimenti pubblici e privati, per incentivare sviluppi e applicazioni innovative.

“L'impatto della scienza e della tecnologia nella nostra vita è sempre più complesso, ma la ricerca e l'innovazione sono un motore di sviluppo per tutto il Paese”, ha affermato Anna Maria Bernini, ministro dell'Università e della Ricerca.

“L'Intelligenza Artificiale sta trasformando il panorama produttivo delle imprese italiane”, ha aggiunto Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy: “Servono agevolazioni e rafforzamento delle competenze per creare una nuova forza lavoro capace di trainare la trasformazione digitale”. Diana Bracco, presidente e amministratore delegato del Gruppo Bracco, ha sottolineato la necessità di un aumento nelle risorse disponibili: “La ricerca e l'innovazione si fanno con risorse economiche adeguate, con tempi sicuri ed efficienza nella gestione”.

Le nuove professioni - Il settore della ricerca e dell'innovazione sarà uno di quelli maggiormente coinvolti dall'avvento delle nuove professioni. Tra queste, ad esempio, il cosiddetto “IA Ethicist”, che si occuperà di valutare e garantire l'etica, la legalità e la responsabilità dei contenuti generati dall'IA, o il “Manager di infrastrutture IT”, che dovrà gestire in maniera integrata reti di comunicazione e risorse di calcolo.

Emergerà anche la figura dello “IA developer”, il professionista che si occuperà di progettare e sviluppare gli algoritmi e i sistemi alla base dell'IA, il “Consulente Legal Tech”, avvocato specializzato nel diritto delle nuove tecnologie, e il 'Privacy Engineer', per progettare e implementare soluzioni tecnologiche rispettose delle norme sulla privacy. L'Europa, come evidenzia il report dell'Airi, si trova però in una posizione di forte svantaggio, con l'Italia che purtroppo occupa spesso quella del fanalino di coda.

Fonte: Il Sole 24 Ore

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