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Privacy, l’Italia si adegua alle norme Ue. Condono tombale sulle violazioni dei dati personali
Il governo, dopo innumerevoli esitazioni, ha finalmente trasmesso alle Camere il decreto di adeguamento nazionale al regolamento europeo sulla privacy. Un decreto che, in verità, migliora di molto la “brutta” versione che era circolata all’indomani dell’approvazione preliminare da parte del governo, il 21 marzo scorso.
Privacy: Ue, rischio ritardo Italia su nuove regole
L'Italia rischia di essere in ritardo per l'applicazione delle nuove regole Ue sulla privacy che partono il 25 maggio. E, anche se ci sono le elezioni in vista, l'amministrazione deve lavorare per essere pronta in tempo. E' l'allarme lanciato dalla commissaria Ue alla giustizia Vera Jourova a 100 giorni dall'avvio del 'General Data Protection Regulation'.
Pronto per le camere il dlgs di armonizzazione al GDPR
Punita l'acquisizione fraudolenta e la diffusione di ingenti dati personali; a 16 anni il consenso dei minori per la rete; la sanità perde l'obbligo del consenso e oblazione in vista per le violazioni amministrative del vecchio codice della privacy. Codice che, seppure, amputato in larga parte, rimane in piedi. Viene, tra l'altro, abrogato integralmente l'allegato B sulle misure minime di sicurezza (la violazione delle quali non costituisce più reato). Sono alcuni dei punti dello schema decreto legislativo di armonizzazione dell'ordinamento italiano al regolamento Ue sulla protezione dei dati (n. 2016/679), operativo dal 25 maggio 2018. Lo schema di decreto, che entrerà in vigore la stessa data, già approvato in via preliminare il 21 marzo 2018, ha subito più di una stesura, ma l'ultima bozza di cui si sintetizza qui il contenuto, con ogni probabilità verrà bollinata oggi dalla Ragioneria generale dello stato e successivamente trasmessa in parlamento per l'acquisizione dei pareri delle competenti commissioni parlamentari.
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Pubblicato il Decreto Privacy tra restrizioni e semplificazioni. Al via il Dpo per le procure
Viene alla luce il D.lgs 10 agosto 2018, n. 101 che, intervenendo sul Codice Privacy D.lgs 193/03, lo rende compatibile con le norme del GDPR. Sarebbe stato auspicabile un azzeramento del vecchio Codice, come in un primo tempo prospettato, che avrebbe certamente semplificato l’opera di lettura normativa. Ma così non è stato.
Qual è l’ambito di applicazione del GDPR con riferimento al territorio?
L’intento chiaro del legislatore europeo è di evitare lacune di tutela che riguardano lo spazio europeo (si tratta sostanzialmente di una affermazione di sovranità). La norma sconta, quindi, la dimensione ubiquitaria dei trattamenti in rete.
Rai Parlamento, il presidente di Federprivacy parla delle novità del Gdpr
Privacy, è diventato operativo il nuovo Regolamento Ue sulla protezione dei dati, che introduce norme uguali per tutti i Paesi dell'Unione. Utenti che d'ora in poi saranno più tutelati. Dopo due anni di transizione, dunque, in tutta Europa la gestione dei dati personali cambia prospettiva. Sono moltissime le novità in arrivo con cui dovranno confrontarsi tutti: aziende, enti pubblici, professionisti e naturalmente anche social network e siti web, temi di cui ha parlato Rai Parlamento.
Scade il 31 gennaio l'offerta con omaggio il libro su ricorsi e sanzioni del Garante della Privacy
Fino al 31 gennaio 2021, attivando l'offerta del mese tutti coloro che pagano la quota associativa possono ricevere in omaggio il libro "I ricorsi al Garante della Privacy, i diritti, i doveri e le sanzioni" di Michele Iaselli (edito da Maggioli) e il digital book "Risposte Privacy" a cura di Antonio Ciccia Messina.
Scatta l'ora del GDPR, il 25 maggio è Privacy Day
Settima edizione del convegno di Federprivacy nel giorno dell'operatività del nuovo Regolamento UE. Pubblicato il programma con 35 interventi di relatori autorevoli ed esperti della materia. Bernardi: "Il 25 maggio non sia ricordato come data dell'introduzione di pesanti sanzioni, ma come giorno in cui sono riconosciuti maggiori diritti ai cittadini e di opportunità per le aziende virtuose". Studio condotto su trecento siti italiani evidenzia ancora poca attenzione per la protezione dei dati, ma anche realtà come Ferrero e Qwant che puntano sulla privacy per guadagnare la fiducia degli utenti
Solo l'1,3% delle denunce presentate alle autorità per la privacy sfocia in una multa per violazione del Gdpr
Come ha evidenziato un rapporto dell’organizzazione non profit noyb.eu, se da una parte ogni anno vengono presentate oltre 100.000 denunce alle varie autorità nazionali dei paesi membri dell’Unione europea, le sanzioni per violazione del Gdpr vengono poi inflitte con il contagocce.
Soro, adeguata tutela dei dati personali o pesanti sanzioni ai giganti del web
Il Garante della privacy ha ricevuto questa mattina una delegazione di Facebook per approfondire l’istruttoria sul caso Cambridge Analytica. L’Autorità ha chiesto alla società americana ulteriore documentazione in merito alla possibile violazione dei dati personali di decine di migliaia di utenti italiani già individuati e di altri ancora da identificare.
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Privacy Day Forum 2024, il trailer della giornata
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