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Corso di formazione manageriale per DPO, missione compiuta al CNR di Pisa
Dopo una maratona full-immersion di 124 ore con 23 docenti noti esperti della materia, è terminato il percorso specialistico per data protection officer organizzato da Federprivacy con il patrocinio del CNR di Pisa. Bernardi: "Soddisfatti di aver trasmesso know-how e competenze specialistiche preziose per cinquanta partecipanti motivati dall'inizio fino all'esame finale per conseguire l'attestato di competenza." Già in cantiere una seconda edizione.
Da Facebook pressioni su politici per le leggi sulla privacy
Facebook avrebbe tentato di esercitare pressioni su diversi politici in varie parti del mondo affinché facessero lobbying a favore dell'azienda contro le leggi sulla protezione dei dati. Lo scrive l'Observer, citando nuovi documenti che il settimanale insieme con la pubblicazione Computer Weekly ha preso in visione. Tra i politici citati l'ex cancelliere dello Scacchiere britannico, George Osborne, e l'ex premier irlandese, Enda Kenny.
Decreto legislativo di adeguamento al GDPR, c'è tempo fino al 21 maggio
Se prima era una gara contro il tempo, ora l’adeguamento della normativa sulla privacy italiana a quella europea è diventata una disperata corsa a perdifiato. Del decreto legislativo che avrebbe dovuto chiudere il cerchio, coordinando le disposizioni del nostro codice della riservatezza con il nuovo regolamento europeo, da un mese non si hanno più tracce. Dopo essere stato approvato in via provvisoria e salvo intese dal Consiglio dei ministri del 21 marzo, non se ne è saputo più nulla.
Dopo 5 anni di GDPR la compliance sulla privacy è ancora considerata una burocrazia
Il 78% delle imprese considera ancora la privacy come un mero adempimento burocratico. Il caso della multa da mezzo milione di euro alla società di e-commerce che aveva nominato un DPO in conflitto d’interessi. Bernardi: “Con applicazioni fuorvianti del GDPR ci sono imprese di pulizia che sono state nominate responsabili del trattamento solo perché i loro addetti vedono informazioni aziendali quando svuotano i cestini dei rifiuti”. Paola Casaccino: “Spesso le società sanzionate si erano affidate a consulenti che avevano prodotto solo documentazione burocratica senza badare alla sostanza. Necessario passare dalla teoria alla pratica”.
Due anni di Gdpr: il rapporto della Commissione europea
A poco più di due anni dalla sua piena applicazione, la Commissione europea ha pubblicato un rapporto di valutazione sul Regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali (Gdpr). Il rapporto mostra come il Gdpr abbia raggiunto la maggior parte dei suoi obiettivi, in particolare garantendo ai cittadini Ue un solido insieme di diritti e creando un nuovo sistema europeo di governance. Il Gdpr si è peraltro dimostrato flessibile nel supportare soluzioni digitali in circostanze impreviste come la crisi dovuta al Covid-19.
Editori, Ue riveda e-privacy, a rischio rivoluzione dati
L'Ue deve rivedere la proposta delle nuove norme sulla e-privacy attualmente sul tavolo perché rischiano di compromettere il legame degli editori con i lettori e il giornalismo di qualità, con il pericolo di mancare la rivoluzione dei dati. E' la denuncia delle associazioni europee degli editori di Emma ed Enpa, che si sono unite all'appello di altri settori dell'industria per un totale di più di 50 firmatari da oltre 19 Paesi.
Facebook, alla fine le nuove norme privacy tuteleranno solo gli utenti europei
Un miliardo e mezzo di utenti Facebook, che pur non essendo europei avrebbero avuto la possibilità di essere protetti dalle nuove norme europee sulla privacy, non godranno di tale beneficio. Dal prossimo mese, quando sarà pienamente applicabile il nuovo Regolamento europeo sulla privacy (Gdpr), saranno infatti soggetti a nuovi termini di servizio della piattaforma e, invece di ricadere come oggi sotto Facebook Irlanda (quartier generale per utenti europei e non-europei ad esclusione di Usa e Canada), saranno spostati sotto Facebook Usa.
Francesco Pizzetti, "il GDPR prevale sul codice italiano: non servono abrogazioni"
Quando un regolamento europeo entra in attuazione le leggi nazionali, nella parte in cui sono in contrasto col regolamento europeo, non possono essere applicate. Si chiama disapplicazione. Come commissione Finocchiaro avevamo chiesto di fare anche una esplicita abrogazione, ma sarebbe puramente dichiarativa. In questo momento serve calma: è tutto chiarissimo. Se si applica il codice privacy e non il regolamento si fanno trattamenti illegittimi: l’autorità potrà essere più o meno attenta o rigorosa, ma si risponde a tutta Europa, con un possibile pagamento di danni che può essere richiesto in varie sedi.
Fulvio Sarzana, "In Gdpr previste deroghe rischiose per efficacia"
"Il regolamento Ue sulla privacy si occupa diffusamente, dall’art. 44 in poi, di trasferimenti di dati verso Paesi terzi (rispetto alla Ue) circondando di tutele l’attività del titolare (e del responsabile) del trattamento. Peccato, però, che all’art. 49 lo stesso legislatore abbia introdotto tante e tali deroghe che i principi di tutela degli utenti rischiano di non applicarsi". Lo ha dichiarato Fulvio Sarzana, avvocato e docente universitario UniNettuno, in occasione del Privacy Day Forum, svoltosi a Roma in coincidenza dell'avvio del nuovo regolamento europeo Gdpr.
Garante per l'infanzia: consenso al trattamento dei dati personali a 16 anni
In Italia l’età minima per esprimere il consenso all’utilizzo dei propri dati personali è 16 anni. È l’orientamento espresso dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza (Agia), guidata da Filomena Albano, in un parere inviato al governo nell’ambito dell’adeguamento alla normativa dell’Unione europea. L’esecutivo ne terrà conto nel decreto legislativo da emanare per conformare la legge italiana a quanto prescritto dal regolamento Ue sulla privacy (Gdpr), che entrerà in vigore il 25 maggio prossimo.