Il Garante europeo per la protezione dei dati presenta la propria relazione annuale
Il Garante europeo della protezione dei dati (European Data Protection Supervisor) ha presentato la relazione delle attività svolte nel 2023.
Intervenendo davanti alla Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni del Parlamento europeo, il Garante della privacy dell’UE, Wojciech Wiewiórowski, ha sottolineato l'adattabilità della sua istituzione di fronte a un panorama digitale e normativo in evoluzione, e ha dichiarato: “Il 2023 è stato un anno di adattabilità alla luce dei progressi digitali e normativi. Oggi più che mai, la collaborazione multilaterale e transfrontaliera si è rivelata fondamentale per raggiungere ed elevare gli standard di protezione dei dati nell’UE e oltre. Nel 2024, in coincidenza con il nostro 20° anniversario, il ruolo della mia istituzione è quello di anticipare i tempi e prepararsi per le sfide in materia di protezione dei dati dei prossimi due decenni”.
In risposta allo sviluppo accelerato e all’uso generalizzato dell’intelligenza artificiale (AI), il Garante europeo ha fornito i propri orientamenti nella sua attività regolatoria, come la legge sull’intelligenza artificiale, fornendo ai colegislatori dell’UE una consulenza adeguata e tempestiva per garantire che questo strumento segua un approccio incentrato sull’uomo, nel rispetto dei diritti fondamentali alla privacy e alla protezione dei dati.
Mirando a standard globali di protezione dei dati che rispecchino i valori e i principi della protezione dei dati dell’UE, il Garante europeo ha anche sostenuto una serie di iniziative nel campo dell’intelligenza artificiale, come ad esempio quello di guidare la 45a risoluzione dell’Assemblea globale sulla privacy sui sistemi di intelligenza artificiale generativa.
Sostenendo la sicurezza e la privacy delle comunicazioni digitali, l’European Data Protection Supervisor ha continuato a mettere in guardia il pubblico e i colegislatori dell'UE sui rischi e sulle carenze significative della proposta di regolamento sul materiale pedopornografico, che prevede la scansione della comunicazione su larga scala ciò può portare alla sorveglianza della società in modo irrevocabile.
Sfruttando il proprio ruolo e i suoi poteri di autorità per la protezione dei dati delle istituzioni, degli organi e degli organismi dell’UE, l’EDPS ha affrontato anche altre questioni sociali, in particolare nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia. “Credendo fermamente nella protezione della privacy dei più vulnerabili, che corrono maggiori rischi di essere gravemente colpiti se le loro informazioni personali vengono gestite in modo improprio” – ha detto Wiewiórowski – “abbiamo ispezionato il trattamento dei dati personali delle persone che entrano nei confini dell'Unione Europea, effettuato da Frontex in Lesbo, Grecia.”
Guardando al futuro, l’EDPS ha investito risorse nel monitoraggio e nell’innovazione tecnologica, anticipando le implicazioni di determinate tecnologie sulla protezione dei dati per orientarne lo sviluppo in modo orientato alla privacy e costruendo e incoraggiando l’uso di servizi IT che mettono in pratica le strategie dell’UE precetti sulla protezione dei dati.
Fonte: European Data Protection Supervisor