Digital Services Act, le tutele per i minori
Lo scorso 25 agosto sono entrate in vigore le nuove regole europee sulla responsabilità delle piattaforme per i contenuti on line con il Digital Services Act (DSA), il nuovo regolamento UE che, a differenza della precedente direttiva, si applicherà allo stesso modo uniforme in tutta l’Unione Europea, permettendo in questo modo a tutti gli utenti di avere gli stessi diritti ovunque, e alle aziende di non doversi confrontare con 27 leggi diverse tra loro.
A settembre i soci che pagano la quota con l'offerta del mese ricevono in omaggio il nuovo libro sul Digital Services Act e il Digital Markets Act
Tra gli obblighi introdotti dal Digital Services Act (per approfondimenti vedasi la Circolare 2/2022) figura l'introduzione di sistemi di segnalazione dei contenuti illegali che le stesse piattaforme devono poi vagliare ed eventualmente rimuovere in tempi brevi. Non è poi più possibile visualizzare annunci pubblicitari basati su dati sensibili dell'utente, come origine etnica, opinioni politiche, orientamento sessuale.
Per quanto riguarda le regole inserite a tutela dei minori, è previsto che non possono più essere effettuati “suggerimenti di contenuti” sulla base della profilazione degli utenti di minore età a parte la localizzazione geografica e l’età. Quindi un ragazzo di 15 anni vedrà gli stessi contenuti informativi e pubblicitari di ogni altro 15enne della stessa città, ma che possono essere diversi da quelli di uno di 13 anni che vive in altra città, anche se tali annunci non possono avere distinzioni di interessi personali.
Dal punto di vista dei social, le novità più importanti riguardano il fatto che alle piattaforme non basterà più dire che l’utente ha violato i termini e condizioni in modo generico, ma esse dovranno spiegare le ragioni per cui un certo post è stato rimosso, o ne sia stata limitata la visibilità o la monetizzazione, mentre i termini e condizioni dovranno essere esposti in modo più chiaro e semplice.
Analogamente al controllo dei contenuti social, i marketplace devono verificare che non sia venduta merce illegale nei loro negozi online.
Altro aspetto interessante della DSA riguarda l’analisi del rischio sistemico, perché la nuova norma prevede che ogni anno le grandi piattaforme devono redigere un report che valuti i rischi per i diritti fondamentali della libertà di espressione. Una volta individuati questi rischi, sono obbligati a presentare soluzioni per mitigare gli impatti come rivedere gli algoritmi utilizzati ad esempio.