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Russia: sanzione a Google di 358 milioni di dollari per ‘diffusione di fake news’

Lo scorso 18 luglio un tribunale di Mosca ha inflitto una sanzione di 21 miliardi di rubli (corrispondenti a 358 milioni di dollari) a Google LLC per non aver limitato l'accesso e quindi contribuito alla diffusione di informazioni online che in Russia sono vietate e considerate “fake news”.

Più in particolare, secondo un annuncio del garante russo (Roskomnadzor) nonostante le molteplici richieste del regolatore russo, Google e la sua sussidiaria YouTube non sarebbero riusciti a rimuovere delle pubblicazioni riguardanti informazioni sull’”operazione militare speciale" in Ucraina, che avrebbero screditato le forze armate della Federazione Russa, “promuovendo l'estremismo e il terrorismo”, e atti lesivi per la vita e la salute dei minori, e fomentando la partecipazione ad azioni di massa non autorizzate.

Il Roskomnadzor avrebbe tentato negli ultimi mesi di imporre sanzioni basate su varie parti del Codice dei reati amministrativi vigente in Russia. Già il mese scorso il garante russo aveva infatti multato per l'ennesima volta Google LLC per 68 milioni di rubli (1,2 milioni di dollari) per la mancata rimozione di informazioni vietate dalla normativa russa.

A causa delle molteplici violazioni dello stesso requisito legale, la sanzione sarebbe basata sulle entrate, arrivando fino al 10% del fatturato annuo di Google, e in effetti l’autorità russa precisa che la maxi multa di 358 milioni di dollari è stata effettivamente calcolata sulla base del fatturato annuo dell'azienda in Russia.

Oltre alla sanzione, ora gli utenti russi che effettueranno ricerche online su Google e YouTube vedranno un avviso sulla violazione della legge da parte dell'azienda e non potranno inserire annunci pubblicitari o utilizzarli come fonti di informazioni.

La stessa misura è stata adottata la scorsa settimana nei confronti di Twitch, la popolare piattaforma di streaming, per non aver rimosso materiale proibito dalle autorità russe.

A seguito dell'invasione russa dell'Ucraina e delle radicali leggi anti-fake news promulgate nel paese, la sussidiaria russa di Google, Google LLC, è stata costretta a dichiarare bancarotta, dichiarando l'incapacità di continuare l'attività dopo una serie di ingenti multe e la confisca dei beni. Anche se i servizi non a pagamento di Google in Russia rimangono attualmente accessibili, anche se con alcune restrizioni, le aziende o i privati non possono più acquistare campagne pubblicitarie nel Paese.

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