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Il telemarketing selvaggio non si ferma. Questo, innanzi tutto, perché condotte illecite ed elusive come “phone number spoofing” e “call me back” continuano senza sosta e sono squarci nella rete di protezione. La legge n. 5/2018, poi, divenuta operativa dalla fine di luglio 2022, è piena di disposizioni ambigue, con molte incognite privacy su aspetti importantissimi, potenzialmente strumentalizzabile da operatori aggressivi. Inoltre, manca ancora una autoregolamentazione da parte degli operatori del settore:

Con l’ampliamento del Registro pubblico delle opposizioni (RPO) ai numeri non presenti negli elenchi pubblici sono cambiati di conseguenza i diritti acquisti dai contraenti telefonici con l’iscrizione al servizio e gli obblighi in capo agli operatori che trattano i dati per fini di invio di materiale pubblicitario, vendita diretta, comunicazione commerciale o per il compimento di ricerche di mercato.

Nell’ultimo decennio abbiamo sentito molte volte dire che i dati sono il nuovo petrolio. Se questo è vero in termini generali lo è a maggior ragione per il settore del marketing, in cui la profilazione dell’utente e la targettizzazione dell’offerta commerciale risultano decisivi per la buona riuscita di una campagna pubblicitaria.

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Possibile inviare comunicazioni commerciali senza bisogno del consenso a indirizzi e-mail raccolti durante la vendita diretta di prodotti o servizi. Il chiarimento arriva da Maurizio Pellegrini, responsabile del registro pubblico delle opposizioni, che in questa intervista a ItaliaOggi Sette spiega le novità attuate (registro delle opposizioni per il marketing cartaceo) e quelle in itinere (revoca universale del consenso a ricevere telefonate pubblicitarie). In ogni caso, anche dopo la riforma europea della privacy (con il regolamento 2016/679, noto come Gdpr), il soft spam è salvo.

Al via da mercoledì 27 luglio 2022 il nuovo Registro Pubblico delle Opposizioni promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico per permettere ai cittadini che desiderano tutelare la propria privacy di esprimere il proprio diritto di opposizione al marketing per non ricevere più chiamate promozionali sul cellulare da parte dei call center o materiale pubblicitario tramite posta cartacea.

È operativo il nuovo servizio telematico per segnalare al Garante della Privacy la ricezione di telefonate indesiderate. Il nuovo servizio sostituisce integralmente la segnalazione tramite il modello cartaceo, che non dovrà più essere utilizzato, e fa parte di un pacchetto di servizi e procedure online che il Garante sta implementando per semplificare il rapporto con i cittadini e gli adempimenti previsti per i titolari.

Rischio valanga di telefonate commerciali sui cellulari. È l'effetto beffa che potrebbe derivare da una lettura delle norme sul nuovo registro delle opposizioni al telemarketing (RPO), che farà il suo debutto entro il 31 luglio 2022. La novità più esaltata delle disposizioni della legge 5/2018 potrebbe, dunque, trasformarsi in un boomerang per gli utenti, se non si disinnesca una interpretazione suggestiva, che sfrutta alcune incertezze nella formulazione delle norme.

Dal 6 maggio 2019 parte l'opt out per il marketing cartaceo. Da quella data si potranno mandare lettere promozionali agli indirizzi presenti negli elenchi telefonici pubblici, a meno che l'interessato non abbia manifestato il suo dissenso, iscrivendo il suo recapito nel registro delle opposizioni, tenuto dalla fondazione Bordoni (www.registrodelleopposizioni.it).

Opt out per la pubblicità cartacea: il registro delle opposizioni al marketing telefonico vale anche per l'opposizione al marketing cartaceo. Chi non vuole ricevere pubblicità nella cassetta della posta potrà iscrivere nel registro l'indirizzo presente nell'elenco telefonico. È all'odg del consiglio dei ministri di domani lo schema di decreto correttivo del dpr 178/2010, in materia di registro pubblico delle opposizioni, con riguardo all'impiego della posta cartacea. Si noti che la norma significa che, in assenza di iscrizione al registro delle opposizioni, gli operatori economici potranno usare l'indirizzo postale per mandare proposte commerciali.

Stop al telemarketing indesiderato anche sui cellulari. Il pre-Consiglio dei ministro del 13 gennaio ha analizzato il Dpr che modifica l’attuale disciplina del Registro delle opposizioni, lo strumento che permette di opporsi all’utilizzo, per finalità pubblicitarie, dei numeri di telefono di cui si è intestatari.

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Il presidente di Federprivacy a Rai Parlamento

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