Visualizza articoli per tag: risarcimenti
Usa: Facebook patteggia per chiudere class action sul riconoscimento facciale e accetta di pagare 650 milioni di dollari
Almeno 345 dollari di rimborso per utente: tanto è la somma pattuita per chiudere la class action avviata negli Usa a seguito delle accuse contro Facebook relative alla conservazione di dati biometrici per una funzione di tagging delle foto basata sul riconoscimento facciale senza preavviso o consenso, funzione poi disabilitata dalla società di Mark Zuckerberg nel 2019.
Usa: girano video porno e vengono messe online a loro insaputa, 13 milioni di dollari di risarcimento
La corte superiore di San Diego in California ha stabilito che un sito porno neozelandese dovrà risarcire 13 milioni di dollari di danni a 22 donne che secondo le accuse sono state raggirate, filmate e i cui video sono stati pubblicati a loro insaputa su internet.
Usa: lo scandalo di Cambridge Analytica costa a Facebook 725 milioni di dollari
A pochi mesi dalla chiusura del processo Cambridge Analytica, riguardante lo scandalo del 2018 riguardante la condivisione dei dati degli utenti con la società di consulenza britannica, Meta ha siglato un accordo da 725 milioni di Dollari per la chiusura di una class action.
Usa: pratiche ingannevoli nel tracciamento della posizione degli utenti, Google paga 93 milioni di dollari allo Stato della California
Pratiche ingannevoli per violazione della legge sulla privacy nel tracciamento della posizione degli utenti, Google pagherà 93 milioni di dollari allo Stato della California. La somma è stata concordata con il Procuratore Generale Rob Bonta per evitare una multa più elevata in seguito all’indagine avviata alcuni anni fa.
Videosorveglianza illegittima, per il risarcimento del danno occorre dimostrare un pregiudizio effettivo
Ai fini del risarcimento del danno non patrimoniale per violazione del diritto alla riservatezza, è necessario che l'offesa sia grave, ossia che il diritto sia inciso oltre una soglia minima, cagionando un pregiudizio effettivo. Occorre cioè una certa soglia di offensività, che renda il pregiudizio tanto serio da essere meritevole di tutela. Per valutare il livello della gravità della lesione e della serietà del danno deve procedersi ad un giudizio di bilanciamento tra il principio di solidarietà verso la vittima e quello della tolleranza, con la conseguenza che il risarcimento del danno non patrimoniale è dovuto solo laddove sia superato il pregiudizio di tollerabilità e il pregiudizio non sia futile. A ribadire queste regole è il Tribunale di Palermo con la sentenza n. 912/2021.
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Violazione del profilo social, una sentenza riconosce agli utenti il diritto di ottenere il risarcimento del danno
Una sentenza della Corte federale di giustizia tedesca ha stabilito che la semplice perdita di controllo sui propri dati personali può costituire un danno risarcibile ai sensi del GDPR, senza necessità di accertare ulteriori svantaggi, come l'abuso specifico dei dati da parte degli hacker o altre conseguenze negative. E la portata della sentenza potrebbe segnare una svolta in tutti i paesi dell'UE.
‘Siri ascoltava le conversazioni senza permesso’: Apple sborsa 95 milioni di dollari per chiudere una causa per violazione privacy
La class action portata avanti da alcuni utenti americani accusava Apple di registrare le conversazioni private degli utenti quando attivavano Siri per sbaglio e di condividere quei dati con inserzionisti terzi.
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Il presidente di Federprivacy intervistato su Rai 4
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