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Federprivacy

Federprivacy è la principale associazione di riferimento in Italia dei professionisti della privacy e della protezione dei dati, iscritta presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MISE) ai sensi della Legge 4/2013. Email: [email protected] 

A quanto pare le principali piattaforme di social network stanno andando un po' in confusione, negli ultimi giorni. Si moltiplicano infatti le segnalazioni di profili WhatsApp, Instagram e soprattutto Twitterbloccati per l'ormai celebre divieto di disporre di questo genere di account sotto i 16 anni. Si tratta di una previsione indicata all'art. 8 del Gdpr, il nuovo regolamento generale europeo in materia di dati personali ormai in vigore dallo scorso 25 maggio e di cui abbiamo sintetizzato le istruzioni per l'uso.

Sono 45mila gli esperti di privacy richiesti dal mercato con l'introduzione del GDPR e con l'obbligo del DPO per tutte le p.a. ed altre migliaia di aziende. Programmate ulteriori sei edizioni del Master Privacy Officer e la ripetizione del corso di formazione manageriale al CNR di Pisa. Bernardi: "Anche se richieste sono molte, nostro obiettivo è quello di mantenere alta la qualità dei corsi". Varie possibilità di dimostrare le professionalità tra attestati di competenza, certificazioni di terza parte, e attestato di qualità ai sensi della Legge 4/2013

Fastweb dovrà rafforzare il controllo sulla propria rete vendita e dovrà interrompere le telefonate promozionali verso utenti che non hanno espresso il loro consenso o si sono opposti al trattamento dei loro dati per finalità di marketing. Questa la decisione presa dall’Autorità al termine di una serie di ispezioni avviate per verificare le molteplici segnalazioni di persone che lamentavano di essere state disturbate da call center che proponevano offerte commerciali indesiderate nell’interesse della società.

Il Garante privacy ha dato il via libera alla geolocalizzazione, attraverso smartphone e tablet, del personale di una società che effettua servizi di vigilanza privata e trasporto valori, ma ha prescritto misure a tutela della riservatezza dei lavoratori. Con l’applicazione installata sui dispositivi mobili si intende garantire la sicurezza delle pattuglie e l’ottimizzazione delle assegnazioni e distribuzioni degli interventi e consentirà di inviare segnali di allarme in caso di pericolo.

Il Garante privacy ha ordinato a Tim il pagamento di due sanzioni amministrative pari a un importo complessivo di 960mila euro per violazioni alla normativa sulla protezione dei dati personali. La prima sanzione, di 800mila euro, conclude l’iter avviato dal reclamo di un ignaro utente che si è ritrovato intestatario di 826 linee di telefonia fissa e, “moroso” a sua insaputa, si è accorto del problema quando ha iniziato a ricevere dei solleciti di recupero crediti di mancati pagamenti di bollette telefoniche.

Venerdì, 22 Giugno 2018 20:03

Il 7° Privacy Day Forum minuto per minuto

Un nuovo regolamento valido per tutti i Paesi europei sul trattamento e la tutela dei dati personali: è il Gdpr entrato in vigore oggi anche in Italia, la cui importanza Federprivacy - Associazione Privacy Officer ha voluto sottolineare con il 7° Privacy Day Forum organizzato a Roma, a cui hanno partecipato i massimi esperti del settore e oltre 2mila persone tra coloro che erano presenti all'evento e quelli che lo hanno seguito in streaming. Al centro del dibattito, oltre alle sanzioni introdotte dal nuovo testo che possono arrivare fino a 20 milioni di euro o fino al 4% del fatturato per le imprese più grandi che violeranno le regole, anche le nuove regole concepite per aiutare gli interessati a capire meglio come vengono realmente utilizzate le loro informazioni personali.

Martedì, 29 Maggio 2018 19:47

Ansa: Federprivacy, "servono 45.000 addetti"

"Il fabbisogno in Italia di 'Data protection officer (Dpo)' ed altre figure consulenziali con analoghe competenze è di circa 45.000 professionisti" e "la situazione attuale è addirittura paradossale, perché il Regolamento Ue richiede che il Dpo sia un vero esperto della materia con una conoscenza specialistica della normativa e delle prassi di gestione dei dati personali".

Il paradigma dell’Internet of Things (IoT) riguarda l'interconnessione, mediante Internet, di miliardi di oggetti “intelligenti che ci circondano, ciascuno identificabile e indirizzabile univocamente, in grado di raccogliere, memorizzare, elaborare e comunicare informazioni relative ambiente circostante. Questo paradigma, che integra nella rete entità fisiche che fanno parte del mondo reale (es. telecamere, elettrodomestici, apparecchi per il monitoraggio dello stato di salute di una persona, ecc.), rappresenta dunque un’evoluzione di Internet e consente la realizzazione di molte nuove applicazioni e servizi (ad esempio, case e città “intelligenti”, trasporti più efficienti, razionalizzazione dei consumi energetici, monitoraggio dello stato di salute delle persone e delle cose, ecc.) in grado di migliorare la vita quotidiana delle persone e di contribuire anche a generare valore mediante la creazione di nuove imprese.

Privacy, è diventato operativo il nuovo Regolamento Ue sulla protezione dei dati, che introduce norme uguali per tutti i Paesi dell'Unione. Utenti che d'ora in poi saranno più tutelati. Dopo due anni di transizione, dunque, in tutta Europa la gestione dei dati personali cambia prospettiva. Sono moltissime le novità in arrivo con cui dovranno confrontarsi tutti: aziende, enti pubblici, professionisti e naturalmente anche social network e siti web, temi di cui ha parlato Rai Parlamento.

General Data Protection Regulation (Gdpr): porta questo nome il regolamento portatore di una rivoluzione sugli obblighi delle imprese sul fronte della protezione dei dati personali, in vigore da venerdì 25 maggio. Fra i soggetti che dovranno vedersela con una serie di nuovi adempimenti ci sono proprio i siti web, anche se la strada per l’adeguamento alle nuove norme europee (regolamento Ue 2016/679) sembra ancora lunga. “A parte la maggioranza delle grandi aziende che hanno affrontato per tempo il tema del Gdpr”, ha dichiarato il presidente di Federprivacy, Nicola Bernardi, in un evento romano dedicato al tema, “per pmi e pubbliche amministrazioni saranno necessari diversi mesi prima che si possa auspicare di vedere un livello di conformità accettabile e, come nel caso dell’euro, occorre un loro cambio di mentalità”.

Il presidente di Federprivacy a Rai Parlamento

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