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Federprivacy

Federprivacy è la principale associazione di riferimento in Italia dei professionisti della privacy e della protezione dei dati, iscritta presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MISE) ai sensi della Legge 4/2013. Email: [email protected] 

Martedì, 22 Maggio 2018 08:33

Il Privacy Day Forum in diretta streaming

Record di prenotazioni per il convegno di Federprivacy del 25 maggio, disposta la diretta streaming della giornata di convegno in plenaria. Bernardi: "Importante che tutti abbiano possibilità di conoscere obblighi e opportunità del Regolamento UE". Programma con 35 interventi di relatori autorevoli ed esperti della materia tra plenaria e workshop. Miniguida sul GDPR ed altro materiale informativo in omaggio per i partecipanti. Antonio Ciccia Messina il moderatore della giornata e conduttore di uno speciale question time per fissare i punti fermi del GDPR con gli esperti e commentare le ultimissime news in tempo reale.

In occasione della definitiva applicazione del Regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali (Regolamento UE/2016/679), il 24 maggio, a Bologna (Palazzo dei Congressi - Piazza della Costituzione 4), il Garante privacy incontrerà i Responsabili della Protezione dei Dati (RPD). L'obiettivo è offrire a queste nuove figure - centrali nel processo di attuazione del principio di "responsabilizzazione" (accountability) - le prime indicazioni utili per l'attuazione dei compiti e per la definizione delle modalità di relazione con l'Autorità.

Dopo un lungo iter iniziato nel 2011 è stato portato a termine dal Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa, il processo di modernizzazione della Convenzione 108 del 1981 sulla protezione degli individui rispetto al trattamento automatizzato dei dati personali.

Non solo sanzioni amministrative nel Regolamento Ue sulla privacy. Le reazioni possibili dell'ordinamento alle violazioni sui dati sono diverse e dovranno seguire un approccio gradualistico. A sottolinearlo è Antonello Soro, presidente dell'Autorità garante italiana, che, rispondendo a ItaliaOggi Sette a pochi giorni dal debutto del "Gdpr" (il regolamento 2016/679 sulla protezione di dati), detta le priorità per aziende ed enti alle prese con le nuove sfide poste dalla normativa europea. In cima all'agenda, la formazione del personale e la sicurezza informatica.

Nuovi guai in vista per Google. Una marea di utenti iPhone - ben 4,4 milioni - nel Regno Unito hanno dichiarato una guerra legale al gigante di Mountain View per la raccolta di dati personali ai fini di tracciamento e confronto. La causa potrebbe costare a Google fino a 4,3 miliardi di dollari (pari a 3,65 miliardi di euro).

Dal 25 maggio, anche in Italia, sarà in vigore il nuovo Regolamento Ue 2016/679 sulla Privacy, il cosiddetto Gdpr (General Data Protection Regulation). Fra le tantissime implicazioni che la normativa per la sicurezza e il trattamento dei dati sensibili si porta dietro, c’è anche quella relativa alla figura professionale incaricata di gestire questa problematica. Il tema, come noto, interessa uno spettro molto ampio di organizzazioni, dalle società che operano in ambito finanziario a quelle delle “utilities” (telecomunicazioni, energia elettrica o gas), dalle imprese di ricerca del personale a quelle attive nel settore della cura della salute e della sanità privata, dai fornitori di servizi informatici ai provider di servizi digitali e televisivi.

Il nuovo regolamento Ue sulla protezione dei dati (Gdpr) entra in vigore venerdì prossimo, 25 maggio. E non ci sono possibilità di proroghe. Lo dice Giovanni Buttarelli, il Garante europeo della protezione dei dati, in una intervista esclusiva a ItaliaOggi: "Non sono possibili slittamenti o proroghe, né su iniziativa dei garanti dei singoli paesi, né del legislatore nazionale. Dal mattino del 26 maggio ci saranno linee di giusta severità con quelli che magari non erano in regola neppure con i vecchi ordinamenti. Ci sarà invece ragionevolezza con chi dimostra di avere iniziato un percorso. Ma il nuovo regolamento, di sicuro, non deve essere vissuto come una rottura di scatole. Anzi. Per molti, soprattutto per le piccole imprese, i piccoli commercianti o artigiani, ci sarà una semplificazione del trattamento dei dati".

Il nuovo regolamento europeo sulla privacy che entrerà in vigore il 25 maggio non comporterà conseguenze per i singoli professionisti e gli studi di piccole dimensioni. La rassicurazione è stata data da Augusta Iannini, vicepresidente del Garante privacy, intervenendo ieri a un forum organizzato dalla Fondazione studi e dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro. Tuttavia gli Ordini professionali dovranno dotarsi di un Dpo, in quanto soggetti di diritto pubblico.

In base all'articolo 37, paragrafo 7 del Regolamento UE/2016/679 occorre che i soggetti pubblici e privati comunichino al Garante per la protezione dei dati personali il nominativo del Responsabile della Protezione dei dati, se designato. Questa disposizione mira a garantire che le autorità di controllo possano contattare il Responsabile della Protezione dei Dati in modo facile e diretto, come chiarito nelle Linee guida sui Responsabili della Protezione dei Dati (RPD) adottate dal Gruppo Articolo 29 (WP 243 rev. 01 - punto 2.6).

Terza edizione del Corso di formazione manageriale per Data Protection Officer promosso da Federprivacy con il patrocinio del CNR di Pisa. Percorso di 124 ore full immersion con 24 docenti noti esperti della materia. Attestato di competenza per i partecipanti che supereranno l'esame finale il 13 dicembre.

Il presidente di Federprivacy a Report Rai 3

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