Federprivacy
Federprivacy è la principale associazione di riferimento in Italia dei professionisti della privacy e della protezione dei dati, iscritta presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MISE) ai sensi della Legge 4/2013. Email: [email protected]
Tar Sicilia: limiti all'accesso ai dati non applicabili alle persone giuridiche
I dati personali in base al Gdpr (General data protection regulation) sono riferiti alle persone fisiche e non alle persone giuridiche, pertanto le amministrazioni pubbliche devono valutare le istanze di accesso considerando la nuova configurazione assunta dalle informazioni contenute nei documenti. Il Tar Sicilia – Palermo, sez. III, con la sentenza n. 2020 del 1° ottobre 2018 fornisce importanti chiarimenti sul concetto di dato personale e sulle differenti tipologie di accesso, alla luce dell'evoluzione normativa in materia di trasparenza.
Istituto Privacy, creata “Data Protection & Ethics Advising Unit” per progetti di ricerca e innovazione europei e nazionali
L’Istituto Italiano per la Privacy ha creato una innovativa “Data Protection & Ethics Advising Unit - DPEAU”, composta da specialisti provenienti da primari studi legali italiani legati all’IIP, con rilevante esperienza in materia di protezione dei dati, etica, cybersecurity e privacy nei progetti di ricerca e innovazione europei e nazionali.
Fattura elettronica, i commercialisti devono proteggere le informazioni da trasmettere
Non dovranno solo preoccuparsi di come attrezzarsi per spedire, a partire dal prossimo primo gennaio, le fatture in via elettronica, ma dovranno anche riflettere sulla protezione dei dati personali contenuti in quei documenti. Il problema riguarda in prima persona i professionisti, a partire dai commercialisti, che rappresentano il principale snodo di raccolta e invio delle fatture, e coinvolge soprattutto le operazioni B2C (business to consumer).
Bimba sul sito del Comune di Roma, indaga il Garante della Privacy
Il Garante della privacy aprirà un’istruttoria sul caso della bimba di 9 anni, di origine africana, finita con nome e cognome sul sito del Campidoglio perché la mamma non aveva pagato le rette della mensa scolastica. L’Autorità per la protezione dei dati personali, presieduta da Antonello Soro, vuole vederci chiaro sulla vicenda denunciata ieri dal Messaggero: l’Ufficio recupero crediti del Comune chiede 730 euro non pagati alla scuola. Ma, essendo la madre irreperibile - la donna non ha fissa dimora e la residenza annotata all’anagrafe è un indirizzo fittizio, via Modesta Valenti 81A - l’ingiunzione è stata pubblicata sull’Albo pretorio di Roma Capitale (e
Nuovo manuale operativo per i Data Protection Officer edito da Maggioli
E' stato consegnato stamani in omaggio a tutti i partecipanti del percorso formativo per data protection officer il nuovo manuale operativo edito da Maggioli e scritto da Michele Iaselli, presidente dell'Associazione Nazionale Difesa Privacy, docente oggi al CNR di Pisa insieme a Claudio Filippi, dirigente del dipartimento attività ispettive dell'Autorità Garante per la protezione dei dati personali. Iniziato a settembre, il corso finirà il 7 dicembre con l'esame finale per conseguire l'attestato di competenza di Federprivacy.
40esima conferenza mondiale dei garanti: Buttarelli, “intelligenza artificiale nuova frontiera. Linee guida in arrivo”
La quarantesima conferenza mondiale dei garanti per la Privacy si svolgerà dal 22 al 26 ottobre a Bruxelles, ospitando delegazioni da 81 Paesi. La sfida che ha contraddistinto le ultime edizioni dell’appuntamento è quella di tentare di adottare un approccio più “pratico” e meno “teorico”, fornendo un contributo sui temi d’attualità.
Cassazione: multa da 66 mila euro ad azienda per utilizzo badge con l’impronta della mano senza l’ok del Garante
Senza l’autorizzazione del Garante della privacy è vietato raccogliere le impronte della mano dei dipendenti, attraverso un badge per vedere se sono presenti. Ora lo sa una Srl, attiva nel settore della raccolta dei rifiuti, condannata dall’Authority a pagare una sanzione di 66 mila euro, per aver violato il Codice sulla protezione dei dati personali. La società aveva installato un sistema di raccolta dei dati biometrici della mano, per rilevare le presenze dei dipendenti. Azione che - ad avviso del Tribunale che aveva condannato il Garante a pagare 30 mila euro per responsabilità aggravata - non provava il trattamento dei dati in violazione della disciplina di settore.
Tar Lombardia, scudo sulle dichiarazioni fiscali
Aumentano attacchi informatici e furti di identità.Che sta succedendo?
Prima il furto dei token di Facebook, poi il baco di Google plus e l’annuncio della sua chiusura, infine le denunce di Clusit sull’aumento del furto di credenziali usate per attacchi informatici. Non dovrebbe sorprendere che proprio ieri il Censis abbia certificato un calo di fiducia dei cittadini italiani nei confronti delle piattaforme social, dei motori di ricerca e dei servizi online. In aggiunta qualche giorno fa la vicepresidente di Google Susan Molinari ha ammesso che Google consente ad aziende terze di leggere le nostre email. Che sta succedendo? Ne abbiamo parlato con il Garante della privacy, l’onorevole Antonello Soro.
Dati sanitari, garanzie rafforzate quando si fa ricorso ad algoritmi
Ci vuole la valutazione di impatto privacy per trattare in maniera sistematica dati sanitari dei lavoratori. Se, poi, le persone sono profilate con un algoritmo che predice il comportamento degli individui ci deve essere un quadro rafforzato di garanzie: sul periodo di conservazione, sulle informazioni ai lavoratori, sulla proporzionalità dei dati raccolti, sulle modalità di esercitare i propri diritti.