NEWS

Federprivacy

Federprivacy è la principale associazione di riferimento in Italia dei professionisti della privacy e della protezione dei dati, iscritta presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MISE) ai sensi della Legge 4/2013. Email: [email protected] 

Martedì, 06 Agosto 2019 11:42

I limiti della sorveglianza

Colpirne uno per educarne dieci milioni. Non è il piano di un’organizzazione terroristica: si direbbe che sia piuttosto il progetto della polizia di Romford, Londra. Le forze dell’ordine stanno sperimentando una nuova tecnologia che serve a riconoscere i criminali inquadrandoli con una telecamera connessa a un’intelligenza artificiale che opera sul gigantesco insieme di dati costruito nel tempo nella megalopoli britannica, vice campione del mondo, dopo Pechino, nella sorveglianza con telecamere: i criminali eventualmente individuati sarebbero arrestati seduta stante.

Dopo la FaceApp challenge, la nuova sfida estiva che è esplosa sui social si chiama #numberneighbor. È nata negli Stati Uniti, dove negli ultimi giorni moltissime persone si sono messe in contatto con il proprio vicino di numero. Nello specifico, si cambia l’ultima cifra del proprio cellulare sostituendola in un caso con l’unità superiore e nell’altro con quella inferiore. Una volta aggiunto il nuovo contatto telefonico si passa alla fase successiva, scrivendo all’ignaro utente tramite WhatsApp: le conseguenze sono del tutto inaspettate.

Manager condannato a risarcire 4,5 milioni di euro alla società - una multinazionale tedesca - di cui era stato “ad” e dipendente. Interessante sentenza del tribunale di Ancona - sezione specializzata in materia di impresa - in tema di violazione di segreti industriali, sia per il metodo di calcolo del danno, sia per le ulteriori prescrizioni contro il convenuto (tra cui 100mila euro di penale per ogni violazione dell’inibitoria). I fatti di causa, che verosimilmente occuperanno l’autorità giudiziaria per altri gradi, risalivano al 2012, dopo che l’amministratore della collegata italiana aveva lasciato la multinazionale.

Apple ha sospeso su scala globale il programma di controllo qualità per Siri, la sua assistente vocale, perché tale programma rischia di violare le norme sulla privacy. Stessa decisione per Google, che ha messo in stand-by in Unione europea i controlli sul funzionamento di Assistant.

Con una lettera a firma del Presidente Antonello Soro, l'Autorità Garante per la privacy ha posto all'attenzione del Comitato europeo per la protezione dei dati personali (Edpb) la questione relativa a "Weople", l'app che promette ai propri iscritti una remunerazione in cambio della cessione dei loro dati personali.

La posta elettronica e più in generale i dati conservati nella memoria di un computer sono qualificabili come documenti ai sensi dell'articolo 234 del Cppe, pertanto, possono essere acquisibili con le forme del sequestro probatorio, dovendosi escludere, invece, che tale attività acquisitiva soggiaccia alle regole stabilite per la corrispondenza ovvero, a maggior ragione, alla disciplina delle intercettazioni telefoniche. Lo ha detto la Cassazione con la Sentenza n. 28269 del 27 giugno 2019.

Il Garante per la protezione dei dati personali pubblica (sulla Gazzetta Ufficiale del 29 luglio) un provvedimento generale che raccoglie e aggiorna prescrizioni sul trattamento di particolari categorie di dati. La pubblicazione si inserisce nel contesto di azione generale del Garante al fine di adeguare l'intero sistema alle novità normative e regolamentari intervenute dal maggio del 2018, data di efficacia del Gdpr.

Giovedì, 01 Agosto 2019 08:32

Truffe online, abbocca il 53% delle aziende

Il 53% delle aziende vittime di cyberattacchi si è fatto ingannare da e-mail di phishing, ossia la «truffa» basata su un messaggio che, proveniente in apparenza da una fonte affidabile e attendibile, riesce a carpire informazioni personali e sensibili nonché credenziali e password di accesso a sistemi informatici. Nel 30% dei cyberattacchi, invece, la vittima ha subito le conseguenze del ransomware, ossia la richiesta di pagare una somma di denaro, quindi un vero e proprio «riscatto», per sbloccare il dispositivo o il sistema attaccato da un virus.

Capital One, una banca basata in Virginia con una popolare attivita' nel settore delle carte di credito, ha annunciato l'hackeraggio di circa 100 milioni di richieste per carte di credito in Usa e Canada. Gli investigatori ritengono inoltre che siano stati sottratti migliaia di account previdenziali (Social security) e bancari. Lo scrive il Washington Post. L'Fbi ha arrestato una donna di Seattle, Paige A. Thompson, accusandola di frode informatica.

La tutela della privacy potrebbe rendere più complicato anche mettere un «like» su Facebook. E, di conseguenza, impattare sulle strategie delle aziende che vendono sul web. Lo lascia prevedere la sentenza con cui ieri la Corte Ue ha deciso sulla causa C-40/17, stabilendo che il gestore di un sito internet in cui è possibile cliccare sull’icona «like» può essere ritenuto responsabile della raccolta e della trasmissione dei dati personali dei visitatori insieme con Facebook.

App di incontri e rischi sulla privacy

Mappa dell'Italia Puglia Molise Campania Abruzzo Marche Lazio Umbria Basilicata Toscana Emilia Romagna Calabria

Rimani aggiornato gratuitamente con la nostra newsletter settimanale
Ho letto l'Informativa Privacy