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Federprivacy

Federprivacy è la principale associazione di riferimento in Italia dei professionisti della privacy e della protezione dei dati, iscritta presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MISE) ai sensi della Legge 4/2013. Email: [email protected] 

Tagliando di controllo ogni due anni per gli algoritmi che schedano cattivi e buoni pagatori. La tecnica applicata al credito al consumo e ai finanziamenti tipici dei consumatori deve essere disciplinata da regole rispettose della privacy e della dignità degli individui. Lo scoring automatizzato presuppone verifiche sulla funzionalità dei programmi utilizzati.

Anche con sms il preavviso di segnalazione di inserimento tra i «cattivi pagatori» nelle liste delle cosiddette «centrali rischi private». Per contrappeso, gli archivi dei «sistemi di informazioni creditizie» conserveranno più a lungo (60 mesi) le informazioni positive, che attestano l'affidabilità di una persona. Mentre restano sostanzialmente invariati i termini massimi di conservazione delle informazioni su ritardi e mancati pagamenti (fino a 24 mesi per i ritardi poi regolarizzati).

Maggiori tutele per i consumatori censiti nelle banche dati del credito, trasparenza sul funzionamento degli algoritmi che analizzano il rischio nei finanziamenti, apertura alle nuove tecnologie e ai servizi del Fintech. Queste sono alcune delle novità previste nel nuovo “Codice di condotta per i sistemi informativi gestiti da soggetti privati in tema di crediti al consumo, affidabilità e puntualità nei pagamenti” (i cosiddetti “Sic”), proposto dalle associazioni di categoria e approvato dal Garante per la privacy.

Privacy sotto attacco anche sul divano di casa. Colpa degli elettrodomestici smart, dispositivi “intelligenti” in grado di connettersi a Internet. A rivelarlo sono due studi indipendenti: uno della Northeastern University di Boston e dell’Imperial College di Londra, l’altro dell’Università di Princeton. Gli apparecchi trasmetterebbero infatti i nostri dati sensibili alle cosiddette «terze parti» - aziende interessate a profilare gli utenti per confezionare inserzioni su misura - con molta meno trasparenza del necessario.

Avete presente il classico gesto di vittoria, quello in cui le due dita di una mano sono posizionate in modo tale da formare la lettera "v"? Bene, sappiate che se vi fate immortalare così da una fotocamera di ultima generazione la vostra privacy è a rischio.

Il Centro di coordinamento statale per la sicurezza informatica della Thailandia (ThaiCert), ha lanciato un allarme rivolto a circa 3,3 milioni di utenti spiegando che le loro informazioni personali sono state scoperte in "sistemi di database stranieri che si sovrappongono a siti di giochi d'azzardo".

Il Gdpr non è sufficiente per proteggere i cittadini europei dall’invadenza e dagli abusi dei giganti del web e per questo servono nuove regole più stringenti per controllare e bloccare gli abusi nell’utilizzo dei nostri dati da parte delle grandi corporation digitale made in Usa. Questo in sintesi il pensiero di Margrethe Vestager, vicepresidente esecutivo e commissario alla Concorrenza della Commissione Ue, che in un discorso tenuto a Copenhagen ha dato un assaggio di quella che sarà la sua linea di condotta nei prossimi 5 anni.

La rete è stata ed è, indubbiamente, uno straordinario strumento di promozione della cultura, dell'informazione, del pluralismo, della libertà di espressione, persino di quei legami sociali che oggi ci sembrano sempre più fragili ed evanescenti nella vita "off-line". Eppure, a fronte di questi meriti, il web ha anche sviluppato un "lato oscuro", ospitando e amplificando - con la forza propria di un mezzo davvero "planetario" - espressioni e immagini diffamatorie, vessatorie, violente nel senso più lato del termine, spesso in danno di minoranze o dei soggetti più fragili.

Il mio numero di telefono è disponibile su internet, sottoscrivendo un account a pagamento su un sito accessibile a chiunque. Quasi certamente lo è anche il vostro. Così come quello del presidente del Consiglio Conte, del ministro Bonafede e del presidente della Camera Fico. E persino del Garante della privacy Antonello Soro.

Lunedì, 16 Settembre 2019 11:56

Assunzioni con questionari a prova di privacy

Il datore di lavoro può trattare solo i dati sensibili (oggi definiti particolari) indispensabili per gestire la fase pre-assuntiva del lavoratore o per l’esecuzione del rapporto. È una delle prescrizioni contenute nel Provvedimento del Garante della privacy del 5 giugno 2019 , pubblicato sulla «Gazzetta ufficiale» 176 del 29 luglio, emanato per armonizzare con il Regolamento 679/2016 (il Gdpr) le prescrizioni già contenute nelle autorizzazioni adottate quando era in vigore il "vecchio" Dlgs 196/2003 (ora abrogate).

TV9, il presidente di Federprivacy alla trasmissione 9X5

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