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Per la successione dei beni digitali il testamento è la scelta migliore

Per la successione dei beni digitali il testamento è la scelta migliore

Per la successione dei beni digitali il testamento è la scelta migliore. È questo il suggerimento fornito dallo Studio n. 1/2023 del Consiglio nazionale del notariato.

Scuola a prova di privacy, attenzione a foto di feste e gite

Scuola a prova di privacy, attenzione a foto di feste e gite

L'edizione 2023 del Vademecum “La scuola a prova di privacy” fornisce alcuni consigli pratici a proposito del fenomeno dello sharenting, la condivisione delle foto dei propri figli minori sui social da parte dei genitori, e della corretta gestione dei video e delle foto realizzate in occasione di feste e gite scolastiche.

Non basta invocare la privacy per far spostare le telecamere installate dal comune a presidio di un'area pedonale

Non basta invocare la privacy per far spostare le telecamere installate dal comune a presidio di un'area pedonale

Non basta invocare la riservatezza degli utenti per far spostare un varco elettronico installato dal comune a presidio di un'area pedonale. Specialmente se la richiesta è tardiva e viene classificata come una semplice segnalazione con funzioni sollecitatorie. Lo ha evidenziato il Tar Lazio con la sentenza n. 15818 del 25 ottobre 2023.

Il paziente ha il diritto di ottenere gratis la prima copia della sua cartella medica

Il paziente ha il diritto di ottenere gratis la prima copia della sua cartella medica

Il paziente ha il diritto a ottenere gratuitamente una prima copia della sua cartella medica. Lo ha stabilito la Cgue con la sentenza 26 ottobre 2023 nella causa C-307/22.

Cassazione: sì alla trasparenza istituzionale ma nel rispetto di privacy e dignità personale

Cassazione: sì alla trasparenza istituzionale ma nel rispetto di privacy e dignità personale

La trasparenza pubblica si realizza attraverso la pubblicità di atti, documenti e dati da parte di Enti ed Amministrazioni. Tale attività è posta oggi soprattutto sulla rete internet ed in particolare sui siti web istituzionali delle pubbliche amministrazioni. L'ordinanza n.26267/2023 della Corte di Cassazione.

Non punibile la diffamazione online su WhatsApp se la chat ha pochi iscritti

Non punibile la diffamazione online su WhatsApp se la chat ha pochi iscritti

Può scattare la particolare tenuità del fatto se la diffamazione nei confronti di alcuni graduati da parte di un militare è avvenuta su una chat WhatsApp con pochi iscritti. È quanto emerge dalla sentenza n. 31898/2023 della prima sezione penale della Cassazione che ha accolto sul punto il ricorso dell’imputato.

Il presidente di Federprivacy a Rai Parlamento

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