Diffamazione via email, la competenza si radica dove il messaggio viene scaricato
Nel caso di mail a contenuto diffamatorio, il reato si consuma con il "recapito" della missiva elettronica presso il computer del destinatario. È in quel momento, dunque, che si radica anche la competenza a giudicare. Lo ha chiarito la Corte di cassazione, con la sentenza n. 38144/2023, respingendo il ricorso di un uomo condannato dal Tribunale di Palermo a seguito dell'invio a centinaia di indirizzi di un messaggio di posta elettronica ritenuto offensivo dell'onore e della reputazione, che aveva lamentato l'incompetenza territoriale del capoluogo siciliano.
Fonte: Il Sole 24 Ore - di Francesco Machina Grifeo