Decreto truffati, ok dal Garante per la Privacy
Via libera del Garante della privacy allo schema di decreto-bis sul Fondo indennizzo risparmiatori (Fir). Sono 300 mila i piccoli investitori che aspettano l'indennizzo per il recupero delle perdite subite a causa dei dissesti bancari avvenuti nel biennio 2015/2017.
Il provvedimento del collegio presieduto da Antonello Soro è il n. 155 del 30 luglio 2019 e risponde, in tempi brevissimi, a una richiesta del Mef a riguardo del proprio decreto sulle modalità di presentazione delle domande e di rimborsi agli sfortunati investitori. Questo decreto è molto atteso perché è quello che darà il via alla macchina dei rimborsi, stabilendo la decorrenza del termine per la presentazione delle istanze di indennizzo al Fir.
Il parere si occupa di temi relativi alla protezione dei dati personali, precisa il ruolo della Consap, quale responsabile del trattamento e indica correttamente la base giuridica del trattamento (interesse pubblico, si veda l'articolo 6, par. 1, lett. e), del Regolamento Ue sulla privacy, n. 2016/679). Il garante ha passato al setaccio le modalità di presentazione delle istanze e le condizioni di la sicurezza dei trattamenti effettuati nell'ambito della piattaforma informatica. Il risultato è un parere favorevole licenziato in un battibaleno.
Nel decreto si precisano le condizioni delle verifiche dei presupposti soggettivi per ottenere l'indennizzo forfettario: sono tetti patrimoniali e reddituali massimi. A tale proposito il decreto scrive che i controlli su tali presupposti presso l'Agenzia delle entrate non potranno avvenire consultando i dati contenuti nell'Archivio dei rapporti finanziari dell'anagrafe tributaria, accessibili esclusivamente nei casi tassativamente individuati dalla legge.
Controlli sulle video lotterie - Controlli più stringenti sulla maggiore età, invece, per chi gioca con i terminali di videolotterie (Vlt). Li assicura sempre il Garante della privacy, che ha licenziato un parere favorevole (n. 151 del 24 luglio 2019), chiesto dall'Agenzia delle dogane, sullo schema di decreto del Direttore, in materia di sistemi di gioco Vlt. Ciò a seguito del recepimento delle indicazioni del Garante sulle modalità di accertamento della maggiore età: devono avvenire mediante l'estrazione delle informazioni registrate nelle prime due tracce della banda magnetica della tessera sanitaria, ma senza memorizzazione nelle banche dati del sistema di gioco Vlt.
La verifica della maggiore età del giocatore sia effettuata confrontando la data corrente con quella estratta dal codice fiscale della tessera sanitaria. Poi, non è possibile giocare senza previo accertamento della maggiore età del giocatore tramite lettura della tessera sanitaria. Inoltre le macchine devono essere in grado di visualizzare a video la presenza o l'assenza della tessera sanitaria nell'apposito dispositivo di lettura e l'esito della verifica della maggiore età del giocatore. Infine, al termine di ciascuna sessione di gioco, deve essere necessario procedere ad un nuova verifica della maggiore età del giocatore per consentire l'accesso al gioco.
Fonte: Italia Oggi del 1° agosto 2019 - Articolo di Antonio Ciccia Messina