Copie forensi del cellulare, le parti lese possono opporsi alla restituzione all’indagato e chiederle
Le persone offese dal reato possono opporsi alla restituzione all’indagato dei dati originali e delle copie forensi del cellulare. E hanno diritto ad averle per opporsi all’archiviazione. La Cassazione (sentenza 9820) accoglie il ricorso dei congiunti della vittima, di un omicidio preterintenzionale, contro la decisione del Gip di rendere cellulare e tabulati all’indagato, negando la copia alle parti offese. Ad avviso del Gip, infatti, queste ultime non potevano opporsi ad un provvedimento, che può essere contestato solo quando ci sono dubbi sulla proprietà dei beni.
Per la Cassazione non è così. I soggetti lesi hanno interesse a chiedere il mantenimento del vincolo, ai fini di prova, sui dati originali e sulle copie informatiche, che hanno il diritto di avere o visionare.
Un diritto mortificato dalla scelta della parte pubblica di restituire tutto all’indagato sul presupposto della tutela della sua riservatezza. Garanzia sacrosanta - spiega la Suprema corte - sul cui altare non si può però sacrificare la possibilità, per le parti lese, di sostenere la necessità di fare un processo per un grave reato. Opportunità che può essere compromessa dalla mancata conoscenza del materiale restituito.
Fonte: Il Sole 24 Ore del 17 marzo 2021