L'Unione Europea lancia l'allarme: Microsoft ci controlla i dati
L'Unione Europea lancia l'allarme, i nostri dati sono tutti nelle mani di Microsoft. Il Garante europeo per la protezione dei dati (Edps) ha redatto una requisitoria feroce, nella quale si spiega che oggi i dati personali, legali, finanziari, politici e commerciali dei 46 mila funzionari delle istituzioni europee, dalla Commissione alla Banca centrale europea, sono nelle mani di Microsoft.
Lo sono sulla base di accordi che lasciano al gruppo fondato da Bill Gates ampia discrezionalità di trattarli e esportarli dove crede e, in molti casi, di utilizzarli in violazione delle stesse norme europee sulla privacy: senza che le istituzioni europee ne abbiano sufficiente controllo e senza che sappiano dove esattamente alcuni dei dati vengono custoditi al di fuori del territorio stesso della Ue.
Il suo messaggio è destinato a cambiare i rapporti fra Microsoft e molte autorità pubbliche in Europa, perché Edps avverte: «Ciò che abbiamo trovato sarà probabilmente di interesse più ampio, in particolare per le pubbliche autorità degli Stati europei» che usano i software e il cloud del gruppo di Redmond. Al centro dell’inchiesta c’è l’Accordo inter-istituzionale per la fornitura di servizi concluso del 2018 fra Microsoft e l’insieme delle istituzioni dell’Unione europea. Esso include l’uso di software come Office – con programmi Outlook, Word, Excel o Powerpoint – ma anche Azure, il cloud di Microsoft. Il cloud è il servizio di archiviazione e potenzialmente di analisi dei dati in colossali data center situati di solito in località segrete per ragioni di sicurezza; Microsoft Azure ha circa il 18% di questo mercato nel mondo, subito dietro Amazon Web Services (33%).
Fonte: Il Corriere della Sera