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K.O. il fascicolo sanitario elettronico della Regione Lombardia

A differenza di quanto è toccato in sorte alla Regione Lazio, stavolta pare (ma è tutto da dimostrare) che non sia colpa degli hacker se i sistemi informativi della sanità regionale lombarda sono andati fuori uso. Il portale che eroga i servizi essenziali tra cui quello del fascicolo sanitario elettronico non è infatti raggiungibile dalla vigilia di ferragosto. Nessuna azione terroristica – come invece temuto a Roma da Zingaretti e D’Amato – ma semplicemente una defaillance determinata da un problema dei sistemi di climatizzazione che garantiscono la temperatura idonea a permettere il regolare funzionamento di server e computer del Centro Elaborazione Dati.

L’Italia continua la sua collezione di brutte figure e, come al solito, ne fanno le spese i cittadini

Mentre i più sarcastici fanno notare che – ironia della sorte – la società che gestisce questo genere di attività si chiama “Aria” (e forse ci sarebbe voluto un salvifico “condizionata” ad assicurare l’efficienza dell’opera prestata), i più clementi fanno osservare che certi imprevisti possono capitare in sorte un po’ a tutti.

In questa stagione, infatti, è difficile immaginare che possa fare caldo e quindi il mantenimento in efficienza di certi impianti è proprio l’ultimo pensiero anche dei più previdenti manager. A ferragosto poi è pressoché impensabile ipotizzare l’arrivo di afa e canicola….

Aria S.p.A. aveva subito garantito che il disservizio era in fase di risoluzione e nel frattempo già c’era chi immaginava i dipendenti del “Pirellone” armati di ventagli e ventilatori per dare sollievo ai fumanti apparati informatici. Il personale più allineato politicamente aveva suggerito anche la distribuzione di mojito da caricare sui sistemi tramite porta USB o altre periferiche opportunamente dotate di ombrellino da cocktail.

Ogni commento è ragionevolmente superfluo.

Umberto Rapetto è membro del Comitato Scientifico di Federprivacy

(Nella foto: Il Generale Umberto Rapetto)

I pirati informatici – se possibile – sono pregati di eseguire un upload fraudolento di “senso della vergogna” direttamente sui dispositivi dei responsabili dei disastri tecnologici che stanno affliggendo la povera Italia delle malandate istituzioni pubbliche.

Nel frattempo il nostro applauso va a chi è riuscito in una simile impresa, restando in attesa che qualcun altro riesca addirittura a fare qualcosa di ancor più eclatante per rallegrare l’estate 2021.

di Umberto Rapetto (Fonte: Infosec.News)

Note Autore

Umberto Rapetto Umberto Rapetto

Ex Ufficiale della Guardia di Finanza, inventore e comandante del GAT (Nucleo Frodi Tecnologiche), giornalista, scrittore e docente universitario, ora startupper in HKAO. Noto come lo "Sceriffo del Web": un tipo inadatto ai compromessi. Fa parte del Comitato Scientifico di Federprivacy. Twitter @Umberto_Rapetto

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