Il Tribunale di Roma annulla la sanzione da 26,5 milioni di euro che il Garante della Privacy aveva inflitto ad Enel Energia
Il Tribunale civile di Roma ha annullato la sanzione da 26,5 milioni di euro che il Garante della Privacy aveva inflitto a Enel Energia per violazioni del GDPR nelle attività di telemarketing con un provvedimento del 19 gennaio 2022.
È la stessa Enel Energia a renderlo noto con un comunicato, affermando di aver accolto la decisione dei giudici “con particolare soddisfazione” avendo i magistrati recepito “integralmente i motivi di ricorso”.
Il provvedimento era stato adottato dall’Authority al termine di una complessa attività avviata a seguito di centinaia di segnalazioni e reclami di utenti che lamentavano la ricezione di telefonate promozionali indesiderate da parte di Enel Energia.
Per questo l’Autorità aveva ingiunto a Enel Energia di adeguare ogni trattamento di dati svolto dalla rete di vendita a modalità e misure idonee a comprovare che l’attivazione di offerte e servizi e l’attivazione di contratti avvenisse solo a seguito di contatti promozionali su numerazioni telefoniche censite e iscritte al Registro degli operatori della comunicazione, implementando ulteriori misure tecniche e organizzative per gestire le istanze di esercizio dei diritti degli interessati.
Tutte le prescrizioni del Garante sono però adesso decadute con l’annullamento del provvedimento stabilito dal Tribunale di Roma.