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A 5 anni dal GDPR la società digitale cerca sviluppo sostenibile e privacy inclusiva
Il 25 maggio 2018 l’introduzione del Regolamento europeo sulla protezione dei dati. Da allora 5 miliardi di euro di sanzioni per violazioni della privacy nei paesi dell’UE. Cerrina Feroni: “Le norme del GDPR sono al momento l'unica difesa fra il cittadino europeo ed i Leviatani digitali”. Scorza: “L’educazione al valore dei dati e la difesa del diritto alla privacy rappresentano le migliori risorse”. Pizzetti sull’Intelligenza Artificiale: “Per gli utenti occorre conoscibilità effettiva dei soggetti operanti e presenti sulla rete da rischi che altrimenti possono diventare elevatissimi”. Bernardi: “Con ripercussioni così invasive non si può più parlare di privacy come di mero adempimento burocratico; servono soluzioni sostenibili”. Il dibattito degli esperti al CNR di Pisa per il Privacy Day Forum.
La privacy inclusiva deroga agli standard di sicurezza
Le imprese devono realizzare sistemi di sicurezza privacy, prevedendo anche un corridoio speciale inclusivo per le persone appartenenti a particolari categorie di soggetti vulnerabili come i disabili.
L’accessibilità dei prodotti e servizi informatici e per le persone affette da disabilità
La Legge n. 4/2004 prevede l’obbligo di assicurare la cosiddetta accessibilità ossia "la capacità dei sistemi informatici ivi inclusi i siti web e le applicazioni mobili … di erogare servizi e fornire informazioni fruibili, senza discriminazioni, anche da parte di coloro che a causa di disabilita' necessitano di tecnologie assistive o configurazioni particolari”.
Per lo sviluppo sostenibile della società digitale la privacy deve essere davvero inclusiva
Che la privacy sia un diritto fondamentale è diventato ormai uno slogan che siamo abituati a sentire risuonare come un mantra, ma anche se l’art.8 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea afferma che “ogni persona ha diritto alla protezione dei dati di carattere personale che la riguardano”, la realtà della società digitale attuale è purtroppo ben diversa.
Rivista Privacy News, uscito l’ultimo numero del 2022
È uscito il quarto e ultimo numero del 2022 del magazine trimestrale Privacy News, che dedica la copertina e vari articoli all’interno della rivista alla ricerca condotta dal Gruppo di Lavoro di Federprivacy per l’agevolazione dell’esercizio dei diritti dell’interessato su 400 siti web di lingua italiana di vari settori di organizzazioni pubbliche e private, la quale ha evidenziato che il 98,7% di essi non mette in condizione gli utenti svantaggiati di poter consultare l’informativa privacy per conoscere quali sono i loro diritti e come poterli esercitare.
Sì del Garante Privacy al sistema informativo del Reddito di inclusione con adeguate misure a protezione dei dati dei beneficiari
Il Garante per la protezione dei dati personali ha espresso parere favorevole su due schemi di decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali che riguardano l’istituzione e il funzionamento del Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (SIISL) e del Supporto per la formazione e il lavoro (SFL).