Andrea Sitzia
Professore associato di Diritto del lavoro dell'Università di Padova, dove insegna diritto comunitario del lavoro. Avvocato presso lo Studio Legale Barraco, Commissario d'esami TÜV Italia per la certificazione di Privacy Officer. Socio membro di Federprivacy. Email: [email protected]
Privacy e mondo universitario: sfide e opportunità nell’era digitale
Nell’attuale contesto digitale, la tutela dei dati personali presenta per gli studenti universitari al contempo sfide e opportunità significative. La crescente domanda di figure professionali, come DPO, consulenti e data managers, riflette l’importanza strategica di una corretta gestione dei dati in un mercato del lavoro sempre più orientato verso la digitalizzazione e l’innovazione tecnologica.
L’impatto dell’Artificial Intelligence Act nel contesto lavorativo
L’approvazione definitiva da parte del Parlamento Europeo del Regolamento sull’intelligenza artificiale (“AI Act”) rappresenta un passaggio istituzionale decisivo verso la predisposizione di un quadro normativo uniforme per lo sviluppo, l’immissione sul mercato, la messa in servizio e l’utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale nell’ambito dell’Unione Europea.
La vicenda H&M fotografa un radicale disprezzo per i princìpi fondamentali della privacy dei lavoratori
Il Garante privacy di Amburgo ha condannato H&M, la nota multinazionale dell’abbigliamento, per una grave violazione della privacy dei dipendenti verificatasi presso la sede di Norimberga, in Germania (il comunicato stampa in lingua inglese è disponibile nel sito dell’Autorità. Il provvedimento integrale non risulta, allo stato, disponibile, ma da quello che emerge dal comunicato stampa si comprende che il management del centro servizi di Norimberga, dal 2014 al 2019, ha monitorato diverse centinaia di dipendenti, violando – come dichiarato dalla multinazionale nel proprio sito internet – le istruzioni e le line guida aziendali.
Coronavirus e misure di emergenza. Quali spazi per il datore di lavoro?
In queste convulse giornate, dal mondo delle aziende, sta emergendo un tema inedito. Numerosi datori di lavoro si sono attrezzati con misure “fai-da-te” interne, volte, in qualche modo, ad un tentativo di contenere l’emergenza epidemiologica.