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Attenzione alla privacy con i robot aspirapolvere che raccolgono filmati e immagini dalle abitazioni per addestrare l'intelligenza artificiale
Un’inchiesta rivela che i robot aspirapolvere Deebot raccoglierebbero un’enorme quantità di informazioni (inclusi video, foto, e registrazioni vocali) dalle abitazioni dei clienti in cui sono installati, dati che verrebbero poi utilizzati per addestrare l’intelligenza artificiale dell’azienda. Opportuno valutare la sicurezza e la protezione dei dati degli apparecchi di domotica installati in casi o in ufficio.
Brillo, il robot napoletano che chiacchera con i clienti e prepara i cocktail tra automazione del lavoro e privacy
Nel continuo progresso verso l’automazione di un sempre maggior numero di lavori (basti pensare agli esperimenti di Amazon con i propri magazzini o a quelli di Google con il taxi che si guida da solo), un’iniziativa che di recente ha fatto parlare di sé è quella di “BRILLO” (Bartending Robot for Interactive Long-Lasting Operations), il robot-barista nato da un progetto dell’Università Federico II di Napoli.
Lo sviluppo della robotica e le implicazioni in tema di sicurezza dei dati personali
L'umanità, ormai, si trova sulla soglia di un'era nella quale robot, bot, androidi e altre manifestazioni dell'intelligenza artificiale (AI) sembrano sul punto di lanciare una nuova rivoluzione industriale, suscettibile di toccare tutti gli strati sociali, rendendo imprescindibile che la legislazione ne consideri tutte le implicazioni. La robotica, in particolare, è un settore disciplinare che ha per oggetto lo studio e la realizzazione di robot, e le loro applicazioni pratiche nelle attività di produzione industriale e di ricerca scientifica e tecnologica.
Sicurezza e responsabilità nei sistemi robotici
Assicurare una sicurezza elevata dei propri prodotti e prospettare risposte adeguate per l’eventualità che essi arrechino danni a chi li usa o a terzi costituisce una delle preoccupazioni costanti dell'industria robotica. I sistemi robotici sono sempre più pensati per essere introdotti in ambienti comuni, a stretto contatto con l'uomo e ciò aumenta, insieme alla versatilità della tecnologia, le occasioni di contatto e di impatto accidentale. Rispetto ai robot industriali - macchine che sono confinate in spazi predisposti per accoglierle da barriere fisiche e virtuali, e munite di dispositivi che ne arrestano o ne riducono il movimento nel caso in cui una persona faccia ingresso nell' area delimitata - il rischio di incidenti è contenuto.