Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Digital Services Act, sei mesi di tempo per adeguarsi
Dopo l’accordo raggiunto la scorsa primavera tra le istituzioni europee, il Regolamento UE 2022/206 (Digital Services Act) è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’UE del 27 ottobre 2022, con sei mesi di tempo per adeguarsi e sanzioni fino al 10% del fatturato per le organizzazioni rientranti negli obblighi che non rispetteranno le regole.
In base al Digital Services Act, che insieme al Digital Market Act (DMA) già pubblicato di recente costituisce il Digital Services Act Package presentato dalla Commissione fin dal 15 dicembre 2020 con lo scopo di costruire nuove regole per l’economia digitale, le piattaforme online come i social media e i siti di e-commerce, dovranno adeguarsi adottando misure per proteggere i propri utenti da contenuti e beni illegali.
Le grandi aziende tecnologiche dovranno essere più trasparenti sulle loro operazioni e agire per prevenire la diffusione della disinformazione e gli effetti negativi sui diritti fondamentali. La pubblicità mirata sarà limitata e i “Dark Pattern” e altre pratiche ingannevoli saranno bandite.
Piattaforme e servizi online molto grandi (gatekeepers) saranno soggetti a obblighi più severi, proporzionati ai rischi che rappresentano per la società, tra cui quelli di analizzare i rischi sistemici che creano e di effettuare analisi di riduzione del rischio con cadenza annuale per consentire un monitoraggio continuo.
A partire da maggio 2023, le grandi piattaforme online identificate come gatekeeper che non si saranno adeguate rischieranno multe fino al 10% del proprio fatturato annuo mondiale totale, e in caso di recidiva potranno essere comminata una multa addirittura fino al 20% fatturato mondiale.