NEWS

Intelligenza Artificiale: verso una nuova frontiera della personalità giuridica

La questione della personalità giuridica dell'intelligenza artificiale (IA) si pone in un crocevia tra diritto, etica e tecnologia, rappresentando una delle sfide più intriganti e complesse del diritto delle nuove tecnologie. Michele Iaselli, Coordinatore del Comitato Scientifico di Federprivacy

(Nella foto: l'Avv. Michele Iaselli, Coordinatore del Comitato Scientifico di Federprivacy)

La crescente capacità dell'IA di prendere decisioni autonome, influenzando in modo significativo la vita umana, solleva interrogativi sulla necessità di riconoscere una forma di status legale a tali entità.

Innanzitutto, è essenziale comprendere che la personalità giuridica è uno status attribuito a entità che possono detenere diritti e obbligazioni. Tradizionalmente, questo concetto è sempre stato riservato all’uomo in quanto tale e, in una certa misura, esteso alle corporazioni. Tuttavia, l'evoluzione dell'IA, con le sue capacità di apprendimento autonomo, decision-making e interazione complessa, pone la domanda se un sistema intelligente possa o debba essere considerato un soggetto di diritto.

Un argomento a favore del riconoscimento di una personalità giuridica per l'IA è legato alla responsabilità per le azioni effettuate da tali sistemi. In scenari dove l'IA opera con un elevato grado di autonomia e complessità, attribuire la responsabilità esclusivamente agli sviluppatori o agli utenti potrebbe risultare inadeguato o ingiusto. Una personalità giuridica distinta potrebbe facilitare l'attribuzione di responsabilità e rendere più agevole la gestione di eventuali danni causati da decisioni autonome dell'IA.

D'altro canto, attribuire la personalità giuridica all'IA solleva questioni fondamentali: può un sistema artificiale possedere realmente autonomia e coscienza, elementi tradizionalmente associati alla personalità giuridica? L'IA, in quanto prodotto dell'ingegneria umana, rimane intrinsecamente legata alle intenzioni e ai limiti imposti dai suoi creatori. In questo senso, l'attribuzione di una personalità giuridica potrebbe essere vista più come una convenzione legale che come un riconoscimento di autonomia reale.

Inoltre, il riconoscimento di una personalità giuridica per l'IA implica significative complicazioni pratiche. Ad esempio, come potrebbe un sistema IA, dotato di personalità giuridica, esercitare i suoi diritti o essere ritenuto responsabile? Quali meccanismi legali e procedurali sarebbero necessari per gestire tali situazioni? Queste domande evidenziano la necessità di un approfondito esame giuridico prima di procedere verso un tale riconoscimento.

Un altro aspetto da considerare è il rischio che il riconoscimento di una personalità giuridica per l'IA possa portare a conseguenze impreviste in termini di diritti umani e valori etici. Se da un lato potrebbe sembrare una soluzione pragmatica per questioni di responsabilità, dall'altro potrebbe aprire la strada a scenari in cui le macchine potrebbero, in teoria, godere di diritti comparabili a quelli umani, con implicazioni profonde e potenzialmente problematiche per la società.

la questione della personalità giuridica dell'IA richieda un'attenta riflessione e un approccio bilanciato

Esaminiamo, quindi, alcuni aspetti chiave dell’intera problematica.

Autonomia e Coscienza dell'IA - Una delle principali questioni riguarda la natura stessa dell'autonomia e della coscienza nell'IA. Tradizionalmente, la personalità giuridica è associata alla capacità di avere intenzioni, desideri e coscienza. Tuttavia, nonostante i notevoli progressi, l'IA attuale rimane un insieme di algoritmi e processi di dati, priva di una coscienza nel senso umano. La sua "autonomia" è limitata dalle parametrizzazioni e dalle intenzioni dei suoi sviluppatori. Pertanto, attribuire una personalità giuridica piena a entità IA potrebbe essere prematuro e filosoficamente infondato.

Responsabilità Legale - Il problema della responsabilità legale è centrale nel dibattito sulla personalità giuridica dell'IA. In situazioni dove l'IA prende decisioni che causano danni, stabilire chi sia responsabile può essere complicato. Ad esempio, nel caso di un incidente causato da un veicolo autonomo, chi dovrebbe essere ritenuto responsabile? Il produttore del veicolo, il programmatore dell'IA, o l'IA stessa? Senza una chiara attribuzione di responsabilità, le vittime di tali incidenti potrebbero trovarsi in una situazione di incertezza legale.

Implicazioni Pratiche e Procedurali - Se l'IA fosse riconosciuta come entità giuridica, sarebbero necessarie nuove strutture legali e procedurali. Questo potrebbe includere la creazione di un nuovo tipo di "personalità" specificamente per l'IA, con regole adatte alle sue caratteristiche uniche. Inoltre, dovrebbero essere stabiliti meccanismi per la rappresentanza legale dell'IA, la gestione delle sue "decisioni" e la distribuzione delle sue "responsabilità".

Considerazioni Etiche e Sociali - L'attribuzione di una personalità giuridica all'IA solleva questioni etiche profonde. Potrebbe portare a situazioni in cui le macchine godono di diritti simili agli esseri umani, minando potenzialmente la dignità umana e i valori etici fondamentali. Inoltre, esiste il rischio che l'attenzione ai diritti dell'IA distolga l'attenzione da questioni più urgenti, come i diritti dei lavoratori sostituiti dall'automazione o il divario di accesso alla tecnologia.

Quadro Legislativo e Normativo - Attualmente, il quadro legislativo e normativo relativo all'IA è in fase di sviluppo e si è in attesa del Regolamento europeo che a breve dovrebbe essere approvato dal Parlamento e dal Consiglio Europeo. Molti paesi stanno esplorando modi per integrare l'IA nei loro sistemi legali, ma la questione della personalità giuridica rimane largamente non risolta. La creazione di leggi e normative adatte richiederà un approccio globale, con la collaborazione tra diversi paesi e culture, per garantire che le soluzioni proposte siano equilibrate e rispettose dei valori umani universali.

E’ evidente, quindi, che la questione della personalità giuridica dell'IA richieda un'attenta riflessione e un approccio bilanciato. È fondamentale considerare non solo le capacità tecniche delle IA, ma anche le implicazioni etiche, sociali e legali di un tale passo. La strada verso un eventuale riconoscimento della personalità giuridica dell'IA dovrà essere accompagnata da un dibattito approfondito e da un'analisi multidisciplinare, coinvolgendo esperti di diritto, tecnologia, etica e filosofia, per garantire che qualsiasi decisione presa sia nel migliore interesse dell'umanità e della società nel suo complesso.

Note sull'Autore

Michele Iaselli Michele Iaselli

Coordinatore del Comitato Scientifico di Federprivacy. Avvocato, docente di logica ed informatica giuridica presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II. Docente a contratto di informatica giuridica presso LUISS - dipartimento di giurisprudenza. Specializzato presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II in "Tecniche e Metodologie informatiche giuridiche". Presidente dell’Associazione Nazionale per la Difesa della Privacy. Funzionario del Ministero della Difesa - Twitter: @miasell

Prev Data Protection Officer e CISO, tra i due litiganti il terzo gode
Next Il principio del mondo stabile nell’era degli algoritmi

Siamo tutti spiati? il presidente di Federprivacy a Cremona 1 Tv

Mappa dell'Italia Puglia Molise Campania Abruzzo Marche Lazio Umbria Basilicata Toscana Emilia Romagna Calabria

Rimani aggiornato gratuitamente con la nostra newsletter settimanale
Ho letto l'Informativa Privacy