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Attenzione a non diventare complici di campagne di disinformazione
Con l’intelligenza artificiale rischio di diffusione video e fake news che prendono di mira personaggi politici alla vigilia delle elezioni, e che possono diventare rapidamente virali a causa di migliaia di like e condivisioni sui social da parte di utenti spinti da indignazione o trascinati dall’emotività di divulgare un presunto scoop. Bernardi: “Attenti a non diventare involontariamente complici di massicce campagne di disinformazione”
Elezioni e uso dei dati personali: molte le regole da conoscere
Lo scioglimento delle Camere e l’ormai certo avvio di una nuova campagna elettorale che coinvolgerà tutti gli italiani consiglia i candidati e i responsabili dei trattamenti dei dati personali che operano per i partiti o i comitati promotori dei candidati di prestare la massima attenzione al tema dell’uso e dei trattamenti dei dati personali.
Elezioni europee: dal Garante privacy le regole per l'utilizzo dei dati personali nella propaganda elettorale
In vista delle prossime consultazioni elettorali europee, anche alla luce del nuovo quadro normativo introdotto dal Regolamento Ue in materia di protezione dei dati personali, il Garante Privacy ha approvato uno specifico provvedimento che fissa le regole per il corretto uso dei dati degli elettori da parte di partiti, movimenti politici, comitati promotori, sostenitori e singoli candidati.
Elezioni europee: UE, sanzioni a partiti che abusano dati personali
Il Consiglio dell'Ue ha adottato alcune norme per prevenire l'uso improprio dei dati personali da parte dei partiti politici europei in occasione del voto dell'Eurocamera di fine maggio. Con le modifiche ad un regolamento del 2014 è stata introdotta la possibilità di imporre sanzioni finanziarie ai partiti o alle fondazioni che influenzano, o anche solo tentano di influenzare, i risultati delle elezioni del Parlamento europeo, violando le norme in materia di protezione dei dati.
Giovanni Buttarelli, elezioni europee a rischio fake news
Da tempo ormai il tema delle fake news e dell’influenza dei social network sui più importanti processi della democrazia occidentale, in primo luogo elezioni e referendum, è diventato centrale nel dibattito europeo. E per contrastare questo fenomeno e proteggere il diritto alla privacy dei dati si è fatto molto in Europa negli ultimi anni. Tuttavia non bisogna abbassare la guardia.
Il Garante della Privacy a Facebook: chiarire iniziative intraprese su elezioni politiche italiane
Il Garante per la privacy ha inviato a Facebook Italia (Meta) una richiesta urgente di chiarimenti in relazione alle attività intraprese dal social network riguardo alle prossime elezioni per il rinnovo del Parlamento italiano.
Il Garante della Privacy ha dato l'ok al test del voto elettronico per gli italiani all'estero
Al via la sperimentazione del voto elettronico per le cittadine e i cittadini italiani residenti all’estero, grazie al parere favorevole del Garante per la protezione dei dati personali sullo schema di decreto del ministero degli Affari esteri. Si tratta di un primo test per valutare fattibilità e criticità di una futura sostituzione del tradizionale voto via posta con quello elettronico. In questa fase la partecipazione è facoltativa e l’esito della votazione non avrà valore legale, mentre verrà considerato valido il voto tramite scheda cartacea.
L’attività filantropico-sociale di Meta in occasione delle elezioni non convince il Garante della Privacy: 'verosimile violazione del GDPR'
Il Garante della Privacy ha adottato un provvedimento di avvertimento nei confronti di Meta, perché in occasione delle ultime elezioni politiche del 25 settembre 2022 le piattaforme Facebook e Instagram avrebbero raccolto illecitamente dati personali di migliaia di cittadini italiani senza alcun consenso da parte dei diretti interessati.
Parere del Garante Privacy sulla piattaforma per i referendum online: servono più garanzie
Il Garante per la protezione dei dati personali ha reso al Ministero per l’innovazione tecnologica il parere sullo schema di Dpcm che fissa le regole della piattaforma per la raccolta delle firme per referendum e progetti di legge. L’Autorità ritiene che siano troppi i profili critici emersi dall’esame di un provvedimento che incide su istituti di democrazia diretta costituzionalmente garantiti, quali appunto i referendum. Il testo sottoposto all’Autorità risulta infatti attualmente privo di adeguate tutele per il pieno rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali dei cittadini.