NEWS

Sud Africa: Linkedin accusato di violare la privacy degli utenti utilizzando senza consenso i loro dati per addestrare l’intelligenza artificiale

La “South African Artificial Intelligence Association” (SAAIA) ha presentato un reclamo formale all'Information Regulator accusando Linkedin di violare le leggi sulla privacy sudafricane utilizzando i dati degli utenti per addestrare i suoi modelli di AI senza il consenso esplicito.

L'associazione sostiene che le attività di LinkedIn potrebbero violare le leggi sudafricane sulla protezione dei dati, in particolare le prescrizioni del Protection of Personal Information Act (Popia).  Secondo Nathan-Ross Adams, membro del comitato consultivo della SAAIA, la denuncia riguarda la raccolta e l'utilizzo da parte di LinkedIn di informazioni personali degli utenti sudafricani.

"La nostra lettera di reclamo all'Autorità di regolamentazione delle informazioni è incentrata sull'uso da parte di Linkedin delle informazioni personali degli utenti sudafricani per addestrare i suoi modelli di intelligenza artificiale generativa", ha affermato Adams in un comunicato stampa diffuso dall’associazione, sostenendo che "Linkedin utilizza i dati personali degli utenti per addestrare i suoi modelli di intelligenza artificiale, il che solleva gravi preoccupazioni legali. Non si tratta solo di una questione legale: riguarda la protezione dei diritti degli individui in un mondo in cui i dati sono preziosi".

Il “Popia” delinea come le organizzazioni dovrebbero raccogliere e utilizzare le informazioni personali e l'associazione ritiene che Linkedin non stia seguendo queste regole. Stanno chiedendo all'Information Regulator di indagare sulla situazione.

Linkedin, che è una nota piattaforma di social media per professionisti, in passato è stata criticata per simili pratiche di utilizzo dei dati. A settembre, l'azienda ha temporaneamente smesso di utilizzare i dati degli utenti nel Regno Unito per la formazione AI dopo che le autorità di regolamentazione avevano sollevato preoccupazioni.

Linkedin ha dichiarato di considerare i contenuti generati dagli utenti come una risorsa chiave per addestrare i propri sistemi di intelligenza artificiale, inclusi modelli di intelligenza artificiale generativa come ChatGPT di OpenAI. Questi modelli richiedono grandi quantità di dati, inclusi testo e immagini, per funzionare in modo efficace.

Secondo l'informativa sulla privacy di Linkedin, se un utente ha un account, la piattaforma sarebbe legittimata ad utilizzare i suoi dati per migliorare i propri servizi di intelligenza artificiale senza dovergli chiedere un consenso esplicito.

Nick Bradshaw, fondatore della SAAIA, ha affermato che l'associazione attenderà la risposta dell'Information Regulator prima di rilasciare ulteriori dichiarazioni sulla questione.
A marzo, il Sudafrica ha introdotto il suo Quadro politico nazionale sull'intelligenza artificiale, volto a promuovere una crescita responsabile dell'intelligenza artificiale, dando priorità ad approcci incentrati sull'uomo per garantire che l'intelligenza artificiale migliori, anziché sostituire, il processo decisionale umano.

Note sull'Autore

Federprivacy Federprivacy

Federprivacy è la principale associazione di riferimento in Italia dei professionisti della privacy e della protezione dei dati, iscritta presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MISE) ai sensi della Legge 4/2013. Email: [email protected] 

Prev Spagna: niente smartphone in classe e scuole responsabili in caso di danni alla privacy degli studenti
Next Francia: più privacy nei processi civili

Camera dei Deputati: Artificial intelligence e sostenibilità

Mappa dell'Italia Puglia Molise Campania Abruzzo Marche Lazio Umbria Basilicata Toscana Emilia Romagna Calabria

Rimani aggiornato gratuitamente con la nostra newsletter settimanale
Ho letto l'Informativa Privacy