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Usa: frodi online in aumento, ma chi denuncia ha il 70% di possibilità di recuperare il denaro estorto

Le frodi online hanno registrato un aumento del 22%, ma negli Usa chi sporge denuncia ha il 70% di possibilità di recuperare il denaro estorto dai cybercriminali.

Le frodi online hanno registrato un aumento del 22%, ma negli Usa chi sporge denuncia ha il 70% di possibilità di recuperare il denaro estorto dai cybercriminali.

A renderlo noto è il rapporto annuale Internet Crime Report dell'FBI, in cui viene evidenziato che nel 2023 sono andati persi più di 12,5 miliardi di dollari a causa di frodi online in casi segnalati dal pubblico statunitense, con un aumento del 22% rispetto all'anno precedente.

Il rapporto raccoglie informazioni dall'Internet Crime Complaint Center (IC3) dell'FBI e mostra un aumento costante delle frodi su tutta la linea, registrando più di 880.000 denunce, naturalmente prendendo in considerazione solo i casi segnalati, quindi le cifre effettive in dollari potrebbero essere molto più elevate.

Le frodi sugli investimenti hanno causato le maggiori perdite rispetto a qualsiasi tipo di crimine digitale, raggiungendo i 4,57 miliardi di dollari, con un incremento del 38% rispetto all'anno precedente.

Secondo l'FBI, 3,94 miliardi di dollari di queste perdite erano collegati a frodi sugli investimenti in criptovalute.

Dal 2021, le perdite annuali segnalate per frode sugli investimenti sono più che triplicate, alimentate da tentativi di ingegneria sociale come le truffe note come “Pig Butchering Scams”, nelle quali viene fatto credere alle vittime di avere una relazione personale con un truffatore, che poi le convince a effettuare un investimento fraudolento in criptovaluta. Molte delle truffe hanno origine nel sud-est asiatico e sono operazioni altamente organizzate supervisionate da organizzazioni criminali che sfruttano il lavoro forzato.

Secondo quanto afferma l’FBI nel rapporto, “in particolare, gruppi di età diversi tendono ad essere colpiti da crimini diversi" e quelle più bersagliate sono risultate essere “le vittime di età compresa tra 30 e 49 anni” da cui proviene il numero maggiore di denunce per perdite derivanti da frodi sugli investimenti”.

Il secondo tipo di crimine più dannoso evidenziato dall'IC3 sono state invece le truffe BEC (Business Email Compromise), che hanno causato perdite per 2,9 miliardi di dollari. Si tratta spesso di account di fornitori compromessi, richieste di informazioni e truffe immobiliari.

Come aveva già avvertito l'FBI l'anno precedente, i truffatori "utilizzano sempre più conti di custodia protetta presso istituti finanziari per scambi di criptovalute o processori di pagamento di terze parti, oppure fanno sì che individui presi di mira inviino fondi direttamente su queste piattaforme dove i fondi vengono rapidamente dispersi", e per questo è consigliabile sempre ricorrere all'autenticazione a due o più fattori come ulteriore livello di sicurezza.

Anche il ransomware è in aumento dopo il calo registrato nel 2022, e le perdite rettificate sono aumentate del 74% arrivando a quasi 60 milioni di dollari.

L'agenzia statunitense ha ricevuto quasi 1.200 reclami da organizzazioni del settore delle infrastrutture critiche colpite da un attacco ransomware, di cui 249 sono state presentate dal settore sanitario.

Il rapporto ha evidenziato anche alcuni aspetti positivi in quello che è stato nel complesso un anno allarmante per le frodi informatiche.

Il Recovery Asset Team (RAT) dell'IC3 ha infatti congelato più di 538,39 milioni di dollari in seguito a denunce di frode. Questo team è stato istituito nel 2018 come collegamento tra istituti finanziari e uffici sul campo per recuperare i beni rubati, e da allore ha gestito in totale più di 3.000 richieste di questo tipo, recuperando più del 70% del denaro estorto dai cybercriminali.

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