Usa, attacco hacker al Pentagono, violati i dati di 30 mila dipendenti
Informazioni sui viaggi di 30 mila dipendenti del Pentagono sono state trafugate durante un attacco informatico. A darne notizia è stata una fonte anonima interna all’organizzazione, secondo la quale il numero dei dati compromessi sarebbe destinato a crescere, secondo quanto riferito dalla Cnbc. I pirati informatici sono riusciti a introdursi nei sistemi di un fornitore esterno del Pentagono, al quale hanno sottratto identità, dati delle carte di credito e informazioni di viaggio di civili e militari dipendenti dell’organizzazione.
Nonostante non si conoscano ancora i dettagli tecnici, è probabile che l’intrusione sia avvenuta «diversi mesi fa», precisa la fonte. I responsabili informatici del Pentagono, dove ha sede il dipartimento della Difesa statunitense, hanno informato i propri superiori il 4 ottobre scorso. Ancora non si conosce nè lo scopo né l’identità dei responsabili.
«È importante precisare che si tratta di un’intrusione che ha interessato un singolo venditore e che riguarda una piccola percentuale del totale della popolazione», ha spiegato pubblicamente il tenente colonnello Joseph Buccino, responsabile del personale del dipartimento della Difesa.
La notizia arriva a pochi giorni dalla pubblicazione di un report che mette in guardia sulla fragilità informatica di alcuni sistemi d’arma militari statunitensi. La relazione, realizzata dall’agenzia governativa per l’affidabilità (Government Accountability Office, Gao), sollevava l’attenzione sul fatto che strumenti come alcuni sistemi missilistici e gli F-35 sarebbero facilmente esposti in caso di un attacco informatico.
Un precedente attacco informatico di portata simile a quello del Pentagono risale al 2015, quando i dati di 21 milioni di dipendenti governativi sono stati sottratti all’agenzia federali per la gestione del personale. L’intrusione, per la quale fu accusato il governo cinese, portò alle dimissioni del direttore dell’agenzia.
Fonte: La Stampa