Occhiali smart con “Facebook View”: il Garante della Privacy vuole vederci chiaro
In riferimento ai Ray-Ban Stories, occhiali “smart” dotati della funzionalità “Facebook View” e due videocamere inserite all’interno della montatura per scattare fotografie e registrare video, quando non si hanno le mani libere o si vuole cogliere al volo un momento per catturare un’immagine senza dover utilizzare il proprio smartphone, il Garante della privacy italiano vuole vederci chiaro.
Come si apprende da un comunicato stampa della stessa authority, il Garante italiano per la protezione dei dati personali ha infatti chiesto all’Autorità Garante irlandese (DPC- Data Protection Commission) di sollecitare la stessa Facebook affinché risponda ad una serie di quesiti prima della commercializzazione degli occhiali sul mercato italiano.
Il Garante della Privacy fa sapere che si era già attivata nei giorni scorsi presso l’omologo irlandese ponendo una serie di questioni che integravano quelle già oggetto delle interlocuzioni avvenute tra la DPC e il social media, e con il suo intervento “intende acquisire elementi ai fini di una valutazione della effettiva corrispondenza del dispositivo alle norme sulla privacy”.
L’Autorità ha chiesto, in particolare, di conoscere la base giuridica in relazione alla quale Facebook tratta i dati personali; le misure messe in atto per tutelare le persone occasionalmente riprese, in particolare i minori; gli eventuali sistemi adottati per anonimizzare i dati raccolti; le caratteristiche dell’assistente vocale collegato agli occhiali.
I Ray-Ban Stories sono già in vendita presso i negozi Ray-Ban in Italia, e sul sito ray-ban.com anche in USA, Regno Unito, Australia, Irlanda e Canada. A partire dal 13 settembre saranno disponibili anche presso alcuni punti vendita Luxottica tra cui SunglassHut, LensCrafters, OPSM, David Clulow e Salmoiraghi & Viganò e a seguire presso alcuni punti vendita selezionati.