«Per favore, vota per mia nipote per farle vincere la borsa di studio»: nuova truffa su WhatsApp che ruba i dati della rubrica
Dopo quella del “falso curriculum” una nuova truffa imperversa sui telefonini, questa volta via Whatsapp. Occorre fare attenzione, perché in questo caso il messaggio arriva da un amico che abbiamo in rubrica e non da un numero sconosciuto:
Nel messaggio, viene fatto riferimento a una giovanissima ballerina (con tanto di foto prelevata dal web) che potrebbe accedere a una borsa di studio se ottenesse abbastanza voti, e il nostro amico ci chiede di dargli una mano:
"Ciao! Per favore, supporta mia cugina Liana in questa importante competizione per lei! Ha la possibilità di vincere un anno di istruzione gratuita, e ogni voto conta moltissimo. Grazie mille!", si legge nel testo accompagnato da un link apparentemente innocuo.
Nessuna richiesta economica, poco sforzo: solo la richiesta di un semplice click per aiutare la sedicente nipote a vincere il concorso, il tutto accompagnato dalla “garanzia” di un amico conosciuto. “Il premio principale è una borsa di studio per l’istruzione gratuita per tutto il prossimo anno, questo è molto importante per lei. Grazie mille! (e di seguito il link per votare)”.
Chi clicca però riceve una richiesta di login, cui segue un sms con un numero da copiare. A quel punto è fatta: i nostri dati whatsapp sono già finiti nelle mani dei malintenzionati, e in pochi istanti lo stesso link è inviato in automatico a tutti i contatti della nostra rubrica e così via, come in una catena di Sant'Antonio. Al malcapitato che ha fatto partire la “catena”, invece, si blocca Whatsapp con l’impossibilità di salvare i messaggi contenuti.
La Polizia postale ha confermato che si tratta di un metodo di smishing usato dai cyber-criminali per impadronirsi dell’account WhatsApp, sfruttare il servizio di messaggistica istantanea per compiere ulteriori frodi utilizzando il numero di telefono della vittima, e per avere accesso ai contatti salvati nella rubrica. Nel caso di messaggi sospetti, tra le raccomandazioni c'è quella di contattare telefonicamente il mittente per accertarsi che il suo account non sia stato violato.