La riforma della privacy, in edicola la guida di Italia Oggi. In omaggio per i soci Federprivacy
La privacy volta pagina e diventa europea con il nuovo Regolamento UE 2016/679, che entrerà in vigore dal 25 maggio 2018, senza alcuna necessità di recepimento a livello nazionale o altro atto formale da parte del nostro Stato. E' in edicola la nuova Guida di Italia Oggi a cura di Antonio Ciccia Messina con il contributo di Nicola Bernardi, presidente di Federprivacy.
Aziende pubbliche e private non conformi rischiano sanzioni fino a 20 milioni di euro o fino al 4% del fatturato globale annuo, e non ci saranno scuse per i trasgressori, che hanno avuto due anni di tempo per adeguarsi, da quando il Regolamento fu pubblicato in Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea il 4 maggio 2016.
Il nuovo regolamento detta anche le regole per fenomeni globali come l'internet delle cose, i social network, i web analytics, o i big data, che all'epoca della precedente direttiva 95/46/ CE non erano neanche all'orizzonte.
Per venire incontro alle richieste di imprese e professionisti, ItaliaOggi ha mandato in edicola la seconda versione della sua Guida alla riforma della Privacy che, con un taglio estremamente pratico, cerca di anticipare le risposte alle domande che imprese e professionisti si porranno nell'affrontare l'argomento.
La Guida, in edicola al prezzo di 6 euro, è disponibile anche in versione digitale, rimarrà in edicola per tutto il mese di marzo, e viene spedito come speciale omaggio a tutti gli associati di Federprivacy in allegato al magazine Privacy News, con consegna prevista nei prossimi giorni.
La protezione dati sta dunque vivendo una metamorfosi: se finora è stato visto come un costo superfluo e una inutile serie di adempimenti formali da parte di molte aziende, ora può diventare un fattore di competitività per le imprese private che devono affrontare le sfide dell'era di internet, ma anche di ulteriore legittimazione per le pubbliche amministrazioni, la cui efficienza viene misurata anche in base al tasso di trasformazione digitale, innovazione, e trasparenza.
Un ulteriore risvolto positivo derivante dall'introduzione del Gdpr (acronimo anglofono di General Data Protection Regulation), è rappresentato dalle opportunità che si aprono nel mondo delle professioni: secondo le stime dell'Osservatorio di Federprivacy l'applicazione della normativa europea genererà una richiesta di 45 mila esperti tra data protection officer e consulenti in materia di protezione dei dati.
Fonte: Italia Oggi