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Pasquale Mancino

Componente del Gruppo di Lavoro per la privacy nella Pubblica Amministrazione. Nota: Le opinioni espresse sono a titolo esclusivamente personale e non coinvolgono l’Ente di appartenenza dell’autore

Nell’ambito della più vasta questione della cybersecurity, il fenomeno dei recenti e preoccupanti accessi illeciti a banche dati, pubbliche e private,costituisce un fattore di rischio che può e essere minimizzato mediante un'attività di logging e monitoring.

I recenti eventi riguardanti gli accessi abusivi a banche dati di primaria rilevanza, in particolare gestite da istituzioni pubbliche ma non solo, inducono ad alcune riflessioni sui requisiti di sicurezza che da un lato gli standard per la gestione della sicurezza informatica e dall’altro il GDPR, richiedono per la tutela non solo di disponibilità e integrità ma anche della riservatezza delle informazioni.

Il Dlgs 24/2023 sul whistleblowing mette a disposizione del whistleblower oltre al canale interno di segnalazione – gestito dalla organizzazione presso cui è localizzato l’illecito - anche la possibilità di ricorrere al canale esterno di segnalazione. Per i Data Protection Officer si pone il compito di supervisionare e fornire consulenza per una corretta impostazione di canali e procedure.

Il fenomeno del lobbying non va demonizzato in quanto consente un dibattito più articolato e una dimensione partecipata più ampia alle decisioni della sfera pubblica, purchè non si superi la linea di confine della legalità. Un Dossier del Senato fa il punto della situazione al 2022 in Italia facendo emergere una situazione frammentata, in cui rilevano anche gli aspetti inerenti la privacy.

L'Autorità per la cybersicurezza nazionale (ACN) ha di recente pubblicato il report “La minaccia cibernetica al settore sanitario", in cui analizza le dinamiche degli attacchi cyber per il periodo gennaio 2022 – agosto 2024 per poi formulare specifiche raccomandazioni volte a rafforzare la resilienza del settore.

Proseguendo il percorso di approfondimento sul whistleblowing e la sua applicazione, argomento che su questo portale ha trovato utile spazio, la recente Relazione della Commissione UE al Parlamento Europeo e al Consiglio, sullo stato di attuazione della Direttiva UE 1937/2019, (in Italia recepita con il Dlgs 24/2023), fornisce alcuni spunti interessanti di riflessione anche ai fini di una possibile azione di fine tuning della norma italiana.

La privacy è qualcosa che interessa tutti, e per gli studenti universitari è essenziale apprenderne le caratteristiche per tenerne conto nel loro percorso di studi prima e professionale poi, quale che sia l’ambito.

Un recente Provvedimento del Garante, il n. 306 del 23 maggio 2024 afferente un data breach nell’utilizzo della posta elettronica consente di rilevare come nell’attività del Garante a tutela della riservatezza dei dati personali emergano criteri per parametrare gli interventi sanzionatori.

Nel pieno della stagione estiva assume piena attualità la questione della privacy dei viaggiatori alla ricerca di luoghi in cui poter passare le vacanze nei luoghi più disparati del mondo. In particolare, le agenzie di viaggio e i tour operator che provvedono a mettere a disposizione dei pacchetti di viaggio devono osservare le normative in materia per tutelare i dati dei propri utenti.

Il “gender gap” è un tema sempre più attuale. Secondo l’ultima analisi annuale del World Economic Forum quest’anno l’Italia ha perso 16 posizioni, piazzandosi al 79 posto nel mondo. Le esperte femminili in materia di protezione dei dati costituiscono una quota del 34% sul totale dei professionisti iscritti a Federprivacy, con punte del 41% per la Lombardia e con sostanziale parità in Umbria. 

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